Vaccini: 2,5 mln in frigo ad aspettare…Vaccini in farmacia: annuncio a vuoto

di Riccardo Galli
Pubblicato il 4 Marzo 2021 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Vaccini: 2,5 mln in frigo ad aspettare...Vaccini in farmacia: annuncio a vuoto

Vaccini: 2,5 mln in frigo ad aspettare…Vaccini in farmacia: annuncio a vuoto (Foto d’archivio Ansa)

Vaccini non ce n’è. Vero, non ce n’è per vaccinare dieci, venti, trenta milioni di italiani qui e oggi. Ma di vaccini ce n’è per vaccinare più di quanti italiani si sia capaci di vaccinare oggi. Due cifre: 14 per cento e 2,5 milioni.

Quattordici, solo quattordici per cento degli ottantenni è stato finora vaccinato (al 3 di marzo), circa mezzo milione di persone. Due milioni e mezzo sono le dosi di vaccino alla stessa data nei frigoriferi. Nei frigo ad aspettare che Regioni, Asl e assessorati riescano ad utilizzarle davvero.

Carenza di vaccini velo pietoso su inefficienza a vaccinare

Carenza di vaccini dispiace a tutti, ma è un argomento cui a nessuno dispiace ricorrere, un argomento perfetto per non dover tristemente constatare come la nostra usuale macchina pubblica sia del tutto inadeguata al compito di una vaccinazione di massa. La triste realtà è che, avessimo in marzo i quasi 28  milioni di dosi a suo tempo promesse (se va bene ne avremo la metà) non esiste al momento un’organizzazione capace di trasformare quel numero di dosi in equivalente o similare numero di vaccinati.

In attesa che arrivi, compaia, operi una organizzazione straordinaria della vaccinazione e fino a che la vaccinazione è in mano a Regioni, Asl e assessorati, la triste, scorata e realistica verità è che le dosi che abbiamo non ci bastano eppur ci avanzano.

Vaccini nelle farmacie, annunci senza tempo e senza senso

Vaccini nelle farmacie, qualche quotidiano ci ha pure fatto una “locandina”, cioè un annuncio speciale. Vaccini nelle farmacie? Ma quando? Il quando non c’è. Per l’ottimo motivo che un quando non ci può essere, non qui, non ora, non al tempo dell’annuncio. Quello dei vaccini nelle farmacie è un annuncio a vuoto.

In qualche modo avallato dal cervello burocratico del paese che ama confondere una “determina”, cioè un pezzo di carta firmato e magari votato con la realtà delle cose e degli uomini. Avallato dal cervello burocratico e veicolato da sistema informativo che è un po’ come quella parte del sistema nervoso umano: inconsapevole di sé. Cervello burocratico e neuroni inconsapevoli sono entrambi per definizione irresponsabili di ciò che emanano.

Per cui nulla da stupirsi davvero se in qualche Assessorato si è dato il via libera di carta al vaccino in farmacia e il vaccino in  farmacia sia sul giornale e se poi vai in farmacia con pazienza ti spiegano che è una balla, alla meglio un miraggio.