No vaccini no iscrizione a scuola. Ministro Lorenzin: giusto

No vaccini no iscrizione a scuola. Ministro Lorenzin: giusto
No vaccini no iscrizione a scuola. Ministro Lorenzin: giusto

ROMA – Ai bambini non vaccinati bisogna negare l’iscrizione a scuola. Il ministero della Salute non ha ancora dato indicazioni in questo senso, ma il ministro Beatrice Lorenzin ha però dato il beneplacito, quindi il suo assenso a una petizione per rendere obbligatorie le vaccinazioni a scuola pena l’esclusione dalle classi.

Ha raggiunto oltre 16mila firme la petizione su Change.org. La petizione è diretta proprio al ministro della Salute Lorenzin ed è stata lanciata una settimana fa da Alice Pignatti, una mamma di Cesena, che ha visto la sua piccola a 40 giorni colpita da una malattia che riteneva un fenomeno sotto controllo, la pertosse. Del resto il problema della disaffezione, trasformatasi in vera ostilità alle vaccinazioni è in preoccupante aumento, inversamente proporzionale al calo della somministrazione dei vaccini.

Il calo delle vaccinazioni dal 2012 al 2014 è stato marcato. Quelle obbligatorie sono scese sotto la soglia del 95%, considerata il minimo per avere una copertura della popolazione efficace. In alcune regioni ci sono aree di bassissima adesione. In Emilia Romagna i problemi sono nella provincia di Rimini, dove per difterite, tetano, pertosse, polio ed epatite B si scende all’87% di copertura. L’assessore alla Sanità Sergio Venturi ha chiesto di segnalare alla procura le famiglie che non vaccinano, come tra l’altro previsto dalla legge. (Michele Bocci, La Repubblica).

La petizione. “Chiediamo che i vaccini diventino obbligatori per l’accesso alle strutture scolastiche come avviene in altri paesi”, si legge nel documento. “I danni provocati dalla diffusione di informazioni tendenziose da parte delle associazioni antivax stanno trasformando la nostra comunità: sono riapparse malattie che si credevano debellate, sono morti neonati e immunodepressi che non potevano usufruire della copertura vaccinale e si sono diffusi atteggiamenti irresponsabili nei confronti dei nostri figli” si evidenzia.

“Mia figlia colpita dalla pertosse. “Sono iscritta a gruppi online di mamme, abbiamo notato che i gruppi anti vax tempestano la rete insinuandosi nelle paure dei genitori, legittime prima del vaccino – spiega Pignatti -. Quando la mia bimba di 5 mesi è stata colpita dalla pertosse, lo shock è stato grande, anche perché credevo che la pertosse fosse un fenomeno sotto controllo. La piccola ha contagiato me, mio figlio, vaccinato, in forma lieve, un altro neonato figlio di un’amica e i genitori della mia amica. Ora sta un po’meglio, ma la pertosse ha creato qualche substrato di problemini respiratori più degli altri e quando non tossirà più in una giornata sarò felice”.

Disinformazione. “Non sono contro chi non ha vaccinato, li considero vittime della disinformazione” conclude Pignatti, secondo cui “il Ministero dovrebbe fare una campagna di informazione a sostegno delle famiglie, rendendoli obbligatori. Se ci si presenta con un libretto vaccinale non completo non si accede a scuola”.

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