Per aumentare l’efficacia del vaccino di Oxford, il Ceo di AstraZeneca Pascal Soriot, afferma che l’azienda farmaceutica britannico-svedese, ha trovato la “formula vincente” di somministrazione.
Secondo Soriot, il metodo a due dosi può far arrivare il tasso di efficacia del vaccino vicino a quello dei due concorrenti Pfizer e Moderna.
Nel frattempo, il governo britannico ha già preordinato 100 milioni di dosi del vaccino sviluppato dai ricercatori dell’Oxford University.
Queste si aggiungeranno alle 40 milioni del vaccino Pfizer approvato e già in fase di somministrazione.
Rispetto al vaccino Pfizer-BioNTech, il vaccino di Astrozeneca, scrive il Daily Mail, è più economico e facile da conservare.
AstroZeneca e il problema delle due dosi
Ma è stato attaccato quando i test iniziali, dopo aver somministrato due dosi intere a un mese di distanza, hanno mostrato un’efficacia al 62%.
Una percentuale inferiore rispetto al 95% dei vaccini Pfizer e Moderna.
Tuttavia, l’efficacia del vaccino di Oxford è salita al 90% quando alle persone è stata somministrata mezza dose seguita un mese dopo da una dose intera.
Parlando al Sunday Times , Soriot ha elogiato i risultati:
“Pensiamo di aver trovato la formula vincente e come ottenere un’efficacia che, dopo due dosi, è all’altezza di tutti gli altri vaccini”.
La Medicines and Healthcare Regulatory Agency potrebbe autorizzare il vaccino sviluppato da Oxford e AstraZeneca già a Capodanno.
Boris Johnson ha spiegato che finora ci sono state 800mila vaccinazioni.
Fonti del governo affermano che tra 12 e 15 milioni di persone se contagiate rischiano il ricovero in ospedale o persino il decesso.
Una volta vaccinate – alcuni funzionari sperano entro la fine di febbraio – il Servizio Sanitario Nazionale non correrà più il rischio di finire sotto pressione (fonte: Daily Mail).