Vaccino AstraZeneca, tra i possibili effetti collaterali gravi allergie Vaccino AstraZeneca, tra i possibili effetti collaterali gravi allergie

Vaccino AstraZeneca effetti collaterali: gravi allergie tra i possibili effetti collaterali. Ora lo dice l’Agenzia del Farmaco Europeo

Tra i possibili effetti collaterali del vaccino anti-Covid di AstraZeneca ci sarebbero gravi allergie. Lo ha reso noto l’Ema, l’agenzia europea del farmaco. 

Gravi allergie dovrebbero essere aggiunte ai possibili effetti collaterali del vaccino AstraZeneca contro il coronavirus, dopo che reazioni di questo tipo sono state riscontrate nel Regno Unito, ha reso noto oggi 12 marzo l’Ema in un comunicato. L’agenzia europea ha “raccomandato un aggiornamento delle informazioni sul prodotto per includere anafilassi e ipersensibilità (reazioni allergiche) come effetti collaterali”.

Vaccino AstraZeneca, sospensione in via precauzionale in paesi Ue

Solo ieri, giovedì 11 marzo, alcuni paesi europei hanno sospeso in via precauzionale la somministrazione dei vaccini contro il coronavirus di AstraZeneca, in seguito ad alcune segnalazioni da verificare su problemi circolatori (trombosi) riscontrati in alcune persone da poco vaccinate. La sospensione ha interessato anche un altro lotto di vaccini consegnati in Italia, sempre per precauzione e in attesa di compiere verifiche. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) hanno chiarito che al momento non c’è un “nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi”.

Come hanno spiegato Ema e Aifa, a oggi non ci sono elementi per ritenere che i problemi circolatori siano stati causati dal vaccino. Dall’inizio delle campagne vaccinali, solo in Europa sono state somministrate circa 16 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca, senza che emergessero problemi o effetti avversi imprevisti, rispetto a quelli riscontrati durante i test clinici dell’anno scorso.

Sospensione dosi AstraZeneca dopo morte sospetta in Austria

La sospensione precauzionale in alcuni paesi europei deriva da una prima segnalazione dell’Austria, che il 7 marzo aveva annunciato l’interruzione delle somministrazioni di un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di una morte sospetta e un altro caso di trombosi. Il lotto, l’ABV5300, comprendeva un milione di dosi, distribuite in 17 paesi europei: Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.

Giorni dopo anche la Danimarca aveva sospeso l’impiego delle dosi provenienti dal lotto ABV5300, poi per ulteriore precauzione ieri ha deciso di interrompere totalmente la somministrazione del vaccino di AstraZeneca per un paio di settimane, in modo da effettuare ulteriori verifiche. Così, poche ore dopo, la decisione è stata seguita da altri paesi della Ue che, in attesa di ulteriori chiarimenti, hanno sospeso l’impiego dei vaccini AstraZeneca.

In Italia, sempre in via precauzionale, anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto un divieto di utilizzo di un altro lotto del vaccino dell’azienda anglo-svedese dopo alcuni “eventi avversi gravi”, precisando subito che “al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi”.

 

 

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