Vaccino scongelato: se a chi spetta non si presenta, non si può ricongelare. A parenti e amici no, a chi si dà?

Quando il vaccino anti Covid viene scongelato per poi essere somministrato, non si può più ricongelare. Vale il principio del cibo, se si scongela una cosa va finita oppure si butta. Buttare il vaccino avanzato però sarebbe un qualcosa di davvero brutto. E allora a chi si dà?

Può capitare infatti che a chi spetta il vaccino, a chi è in lista e ha preso appuntamento insomma, non si presenti per la somministrazione. Ma il vaccino è stato ormai scongelato, e a qualcuno bisogna somministrarlo, altrimenti diventa inutile, perde il suo effetto e si butta. 

Vaccino scongelato a parenti e amici, ma non si può…

Quanto successo a Modena fa capire che dare il vaccino scongelato avanzato a parenti e amici non si può, c’è una lista da seguire. Ma se chi è in lista non si presenta che ci si fa? A chi si dà il vaccino? Piuttosto che buttarlo via meglio somministrarlo a qualcuno, un parente o un amico di un medico o di un infermiere, visto che a gennaio il vaccino tocca solo al personale sanitario.

Avanzano dosi di vaccino: sanitari chiamano parenti

Il caso di Modena insegna. Alcune dosi del vaccino anti-Covid, avanzate a fine giornata, sono state infatti somministrate a figli e parenti degli operatori che martedì sera erano di turno. E’ quanto successo al centro unico vaccinale di Baggiovara, a Modena. Dopo che gli stessi avevano tentato invano di contattare professionisti della sanità che ne avrebbero avuto diritto.

A ricostruire l’episodio, che l’Ausl modenese definisce “un errore grave”, annunciando che aprirà un’istruttoria in merito, è la Gazzetta di Modena. Le dosi avanzate a quanto pare erano destinate ad essere buttate via se non fossero state somministrate entro fine giornata.

Modena: la convocazione dei congiunti per il vaccino

Secondo la ricostruzione dell’accaduto, è per questo che gli operatori hanno deciso di “convocare” i congiunti, non riuscendo a mettersi in contatto con altri sanitari. In particolare un volontario di un’associazione di pubblica assistenza che prestava servizio al centro vaccinale ha contattato le figlie, di cui una minore, per vaccinarle con le dosi avanzate, condividendo poi le foto sui social.

L’Ausl di Modena ha avviato “un’istruttoria urgente al fine di individuare tutte le persone responsabili di tale condotta, operatori sanitari o altre figure impegnate nel coadiuvare i team vaccinali in qualità di volontari”. Arcuri dice che è “immorale” dare il vaccino a parenti e amici, e allora è meglio buttarlo? (Fonti: Ansa e Gazzetta di Modena).

 

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