ROMA – I ventilatori sarebbero pericolosi veicoli di trasmissione del coronavirus. Più dei condizionatori.
A spiegarlo è Massimo Andreoni, ordinario di malattie Infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Società Italiana di medicina infettiva e tropicale (Simit), durante la trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre.
“Più dell’aria condizionata bisogna stare attenti alla ventilazione che può veicolare le particelle volatili del virus oltre il metro e mezzo. Quindi meglio distanziare al massimo questo tipo di strumento”, ha dichiarato Andreoni.
Con il loro getto d’aria, infatti, i ventilatori possono facilitare il trasporto di particelle potenzialmente infettive, anche su lunghe distanze.
Per questa ragione, con l’estate alle porte, è consigliabile non usarli o, quanto meno, non puntarli in maniera diretta verso le persone.
Quanto alla sanificazione dei negozi, prosegue l’esperto “non è necessario sanificare ogni volta che entra una persona e ne esce un’altra, bisogna sanificare all’inizio e alla fine della giornata. L’ipoclorito di sodio può essere usato” e tutti i clienti oltre i commercianti “devono usare sistemi di protezione”.
Così come non serve sanificare gli oggetti nei negozi: “Il virus non entra attraverso la pelle, ma passa attraverso ciò che noi tocchiamo e portiamo alla bocca.
Se proviamo una camicetta, la togliamo e ci laviamo le mani, – conclude Andreoni – stiamo tranquilli”. (fonte AGORA’)