ROMA – Un farmaco contro l’artite che cancella le macchie della vitiligine, quella malattia per cui la pelle si sbianca lasciando delle chiazze vistose e non bellissime da vedere. Per ora il risultato è stato raggiunto su una sola paziente e bisognerà testare il prodotto su altri volontari. Ma la speranza c’è e arriva dai Jak-inibitori, una famiglia di farmaci già approvati per il trattamento dell’artrite. Il rimedio ha funzionato su una paziente di 53 anni. Il medicinale usato è il tofacitinib.
Scrive l’Agenzia Adn Kronos:
L’anno scorso i 2 scienziati hanno utilizzato con successo il farmaco anti-artrite contro la perdita di capelli causata dall’alopecia areata, e hanno ipotizzato una possibile efficacia anche nelle vitiligine. Avevano ragione. Gli autori hanno somministrato la terapia alla donna, che progressivamente si era ricoperta di macchie bianche sul viso, sulle mani e sul corpo. Nell’arco di 2 mesi di trattamento si è osservata una parziale ripigmentazione della pelle del viso, delle braccia e delle mani, le zone più colpite nel suo caso. E dopo 5 mesi di cura le chiazze su viso e mani sono quasi scomparse. Il tutto senza effetti collaterali evidenziati durante la terapia, sottolineano i ricercatori che ritengono questo studio “una pietra miliare” nel trattamento della vitiligine.
“Benché riguardi al momento una sola paziente – precisano infatti – il risultato era stato previsto sulla base delle conoscenze dei meccanismi della patologia e dell’azione del farmaco”. Ora sperano di avviare ulteriori studi per confermare la sicurezza e l’efficacia del tofacitinib – o di un composto simile, il ruxolitinib – nella vitiligine. “Potrebbe rivoluzionare il trattamento di un disturbo terribile”, che oggi viene affrontato solo con creme a base di steroidi o con la terapia della luce.