ROMA – Un’eccessiva assunzione di zuccheri, soprattutto da parte dei bambini, è nociva per molti motivi, tra cui l’obesità, ma non è semplice adottare la dieta giusta e non si tratta di evitare soltanto merendine, torte, succhi di frutta e caramelle. Lo zucchero infatti è aggiunto a una gamma considerevole di alimenti, compresi molti prodotti salati.
Secondo le raccomandazioni dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonte di energia per l’organismo nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero. In questo conteggio non rientrano gli zuccheri presenti nella frutta e nel latte, perché la loro assunzione è accompagnata anche da altri importanti elementi, quali vitamine e sali minerali. In poche parole: 50 g, cioè non più di 10 cucchiaini o zollette al giorno.
Secondo la normativa sui claims alimentari un prodotto può essere definito in etichetta a basso contenuto di zucchero se non ha più 5 g di zuccheri per 100 g per i solidi o 2,5 g di zuccheri per 100 ml di liquidi. Se l’alimento contiene naturalmente zuccheri, l’indicazione seguente deve figurare sull’etichetta “contiene naturalmente zuccheri”. Tam Fry, presidente del National Obesity Forum, sostiene che il sistema di etichettatura degli alimenti è progettato per le quantità necessarie a una donna adulta. “Devi essere un genio matematico per capire quanto ne dovrebbero assumere i bambini”.
Per l’industria alimentare, lo zucchero è un ingrediente estremamente utile anche nei prodotti salati: migliora la conservazione, lega insieme gli ingredienti, trasforma il gusto di cibi poco saporiti, scrive il Daily Mail. Ma Fry avverte: “Stiamo aggiungendo zucchero a qualsiasi prodotto. È ridicolo: compri una pagnotta e ci sono due cucchiai di zucchero senza che ci sia una ragione nutrizionale”.
“Lo zucchero di per sé non è una cosa negativa ma lo sono le quantità eccessive che stiamo assumendo. Non ne abbiamo bisogno per vivere, ma siamo tutti dipendenti fin dalla giovane età e i bambini ne subiscono le terribili conseguenze”, prima fra tutte l’obesità. “Assumono due o tre volte in più la quantità di cui avrebbero realmente bisogno. Andrebbero imposti dei limiti su quanto zucchero può essere utilizzato in ogni prodotto”.