ROMA – A Qumran la scoperta di 33 scheletri risalenti a 2.200 anni fa collegati agli Esseni potrebbe avvalorare l’ipotesi che a scrivere o custodire i Rotoli del Mar Morto sia stata proprio la comunità religiosa ebraica. I resti umani, trovati vicino al luogo in cui sono stati scoperti i Rotoli, alcuni dei più antichi testi biblici mai ritrovati, si ritiene siano degli Esseni, una pacifica setta ebraica vissuta nell’antica Palestina, dedita al celibato e alla castità.
I Rotoli del Mar Morto hanno affascinato studiosi e storici poiché, circa 70 anni fa, gli antichi testi furono trovati sparsi in una serie di grotte in Cisgiordania. Si pensava fosse stati scritti tra il 200 a.C. e il 100 d.C., le pergamene comprendono copie di testi dell’Antico Testamento. Nonostante gli esperti li ritengano come tra i più grandi ritrovamenti archeologici del XX secolo, le loro origini e la loro paternità per decenni sono rimaste avvolte nel mistero, commenta il Daily Mail.
Fin dalla loro scoperta, sono stati proposte diverse ipotesi su chi avesse scritto o supervisionato i testi, inclusi soldati, artigiani, uomini dell’Età del Ferro o beduini. Un’analisi dei resti trovati nelle 33 tombe potrebbe aiutare gli esperti a comprendere la storia dei misteriosi Rotoli. Le analisi delle ossa sono a sostegno di una precedente teoria secondo cui i Rotoli erano scritti o custoditi dagli Esseni, il cui nome deriva da Essen, celibe, comunità ebraica esclusivamente maschile.
Il misterioso gruppo fiorì in Palestina dal II secolo a.C. alla fine del I secolo d.C. Come le pergamene, anche le tombe sono state ritrovate a Qumran, una regione archeologica della Cisgiordania, lungo la costa nord-occidentale del Mar Morto. Gli antropologi dell’Israel Antiquities Authority a Gerusalemme hanno datato il radiocarbonio delle ossa, rivelando che hanno circa 2200 anni, più o meno la stessa età dei Rotoli.
Ma non è solo l’età delle ossa a essere collegata agli antichi testi: tutti, tranne tre dei 33 scheletri, sono stati identificati come probabilmente maschi, sulla base della dimensione del corpo e la forma pelvica. Dei 30 scheletri identificati come maschi, al momento della morte ciascuno era di età compresa tra i 20 e i 50 anni o più. Data la mancanza di ferite sulle ossa, è improbabile che gli uomini fossero soldati, hanno detto i ricercatori.