“A morte lo zio di Sarah Scazzi”, mobilitazione choc su Facebook

Pubblicato il 7 Ottobre 2010 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

Sarah Scazzi

Il mondo di Facebook si accanisce contro lo zio, reo confesso,  di Sarah Scazzi, trovata cadavere in un pozzo. Per lui nel social network si invoca ”una morte più atroce di quella della nipote”.

La pietà per il corpo di Sara Scazzi trovato nel pozzo e la rabbia verso chi ha abusato di lei dopo averla uccisa: i sentimenti di chi si era mobilitato per cercare la quindicenne di Avetrana trovano spazio anche sulle bacheche di Facebook. Che ospita anche un appello alle donne, ”denunciate, ragazze, denunciate”, mentre allo stesso tempo ospita pagine pro Misseri, di cui è subito stata chiesta la rimozione.

”Vogliamo la pena di morte per Michele Misseri”, è il nome di un gruppo creato questa mattina: ”Anche se in Italia non esiste la pena di morte io voglio gridare al mondo la solidarietà per una ragazza che viene prima uccisa e poi violentata per poi avere bruciati i vestiti e buttata in un pozzo tutto questo da un mostro chiamato zio…Nessuno può decidere della vita altrui e nessuno ha il diritto di spezzarla” è l’intestazione. ”Ma ke cavolo hanno nel cervello…questa gente va eliminata subito…” scrive un utente.

E’ c’è chi ragiona: ”la cosa piu’ brutta e’ che anche pensando a tutte le pene, le più brutali, nessuno riporterà in vita la piccola!! ”Addio Piccola, mi ricorderò dei momenti passanti insieme”, scrive chi ha creato una delle tante pagine che portano il nome di Sara. ”Addio piccola stella.. Resterai sempre nel cuore di tutti noi! :'( sono rimasta scioccata dalla bruttissima notizia… Un caloroso abbraccio alla mamma” Ancora: ”Lasciamo in pace questa povera ragazza non uccidiamola ancora con le nostre parole”.

Non manca chi ha un pensiero per la mamma di sarah, Concetta, mentre c’è chi fa un appello alle donne: ”Denunciate ragazze, denunciate….Non aspettate che gli eventi evolvano in tragedie”, come quella di Sara, che ha avuto ”un epilogo triste…. i sogni spezzati di una ragazza, che era nel fiore della vita…. una storia orribile..e pensare che quel bastardo si presentava piangendo alle interviste..che squallido”.