Napoli. Indaga sui conti dell’Asl, il commissario sceglie il carcere come ufficio: “Troppe minacce”

Il commissario che indaga sui conti dell’Asl Napoli 1, la più indebitata d’Italia, ha deciso di barricarsi in carcere: a Poggioreale per l’esattezza. Si chiama Achille Coppola e ha scelto una prigione come ufficio per cercare  di lavorare in “tranquillità”.

La mattina si sveglia e va a lavorare tra i detenuti perché così si sente più sicuro. Nominato con decreto il 5 agosto 2010 per indagare sui buchi dell’Asl, dal governatore campano Stefano Caldoro, dice che tra le mura di Poggioreale “lavora in tutta tranquillità e al riparo da qualsiasi interferenza esterna”, quindi da pressioni e da minacce.

Qualche precedente, ricorda Il Giornale, così come il Corriere del Mezzogiorno, si può ritrovare nella vita dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: anche loro scelsero per un po’ l’esilio volontario sull’isola dell’Asinara.

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