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Aguada Fenix, Messico: la più antica delle monumentali strutture Maya scoperta col laser

di Redazione Blitz |5 Giugno 2020 15:28

Immagine dall'alto di Aguada Fenix (Youtube)

ROMA – Le vestigia di una monumentale struttura Maya di tremila anni fa, la costruzione più antica mai incontrata delle civiltà precolombiane, sono state scoperte in Messico a sud dello Stato del Tabasco, dagli archeologi dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia.

L’enorme piattaforma, situata nella zona conosciuta come Aguada Fenix (1400 km da Città del Messico),  è rimasta sepolta sotto la folta vegetazione per secoli, gli archeologi hanno dovuto far ricorso all’occhio del laser che dal cielo monitora le zone di interesse.

“La scoperta sposta indietro di circa un secolo la pratica dell’architettura monumentale Maya rispetto a quanto finora creduto”, spiega a La Repubblica Davide Domenici, antropologo dell’Università di Bologna.

“Ma non è questo il suo significato più importante: il sito è enorme, su una scala inattesa per il periodo storico a cui si ritiene appartenga.

Finora pensavamo che ci fosse stata un’evoluzione graduale dell’architettura monumentale Maya, dal piccolo al grande. E invece non è così”. 

Ma è la grandezza immensa del sito che colpisce gli antropologi, una piazza che poteva ospitare folle enormi. Ma non necessariamente legato a società fortemente gerarchizzate.

“Abbiamo sempre pensato che l’architettura monumentale fosse espressione di civiltà tendenzialmente stanziali e gerarchizzate. Così sono le piramidi Maya del periodo classico”, continua Domenici.

“Ma queste recenti scoperte archeologiche nel mesoamerica, e non solo, stanno dipingendo un quadro diverso.

Ci sono indizi che ci dicono che siti architettonici monumentali come Aguada Fénix, attorno a cui non sono state trovate tracce di insediamenti né statue che indichino lo status sociale, sono in realtà costruiti da civiltà ancora non stanziali e prive di una marcata gerarchia sociale”. (fonti Ansa, La Repubblica)

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