ROMA – Alieni nisba, niente, neanche uno, neanche l’odore. Seti che è la sigla dell’organizzazione che li cerca, con i telescopi e non con la fantasia, comunica il bilancio di tre anni terrestri di osservazione dei cieli. Tre anni tre a guardare, controllare, auscultare i cieli, anzi i pianeti e relative stelle. Niente di vivo, proprio niente.
Seti gli alieni li ha cercati mica in una finestrella di spazio per così dire sotto casa. L’osservazione ha riguardato 1327 stelle per una distanza dalla Terra fino a 160 anni luce. Non proprio il cortile di casa appunto. Certo l’Universo è talmente vasto che la mente umana fa fatica a metabolizzare le cifre e le dimensioni della sua peraltro ipotizzata estensione. Molto più di migliaia di stelle, fino a miliardi e miliardi di corpi celesti. Quindi 1327 stesse e 160 anni luce sono un’enormità che è un pezzettino piccolo piccolo di Universo.
Però 1327 stelle e relativi sistemi dovrebbero avere una sorta di valore come campione statistico. Neanche un alieno, qualunque tipo di alieno in 1327 stelle e dintorni? Non proprio l’alieno super intelligente o super cattivo o super buono fatto più o meno come gli umani o quasi quanto a morfologia. Non antenne o tentacoli o chele o super crani a custodire super cervelli o viaggiatori instancabili di Ufo sulla rotta Universo-Terra e ritorno. (A proposito se Ufo alieni vengono così spesso sulla Terra e da tanto tempo perché non si fermano mai, chi glielo fa fare?). Non quelli dei film o delle testimonianze sui social, quelli no. Ma almeno un battere, una muffa…Niente, nisba. Viaggi 160 anni alla velocità della luce e non incontro niente di vivo nonostante ti fermi 1327 volte a guardare qua e là.
Non si vede un alieno o non si fanno vedere? Sereni, non mancherà chi lenirà la delusione per il mancato incontro spiegandoci che gli alieni ci sono lassù e spesso vengono anche qui, ma giocano a nascondino.