Anticorpi in grado di neutralizzare il coronavirus nei pipistrelli e i pangolini della Thailandia Anticorpi in grado di neutralizzare il coronavirus nei pipistrelli e i pangolini della Thailandia

Anticorpi in grado di neutralizzare il coronavirus nei pipistrelli e i pangolini della Thailandia

Anticorpi neutralizzanti contro il Covid-19 nei pipistrelli e nei pangolini della Thailandia: la scoperta si deve a un team di ricerca internazionale guidato dagli scienziati del Centro di collaborazione dell’OMS per la ricerca e la formazione sulle zoonosi virali e dell’Università Chulalongkorn di Bangkok.

Alla ricerca hanno collaborato anche il SingHealth Duke-NUS Global Health Institute di Singapore, la Defense Threat Reduction Agency (Virginia), il CSIRO Australian Animal Health Laboratory e altri istituti sparsi per il mondo. I dettagli sono pubblicati sulla rivista Nature.

Gli scienziati hanno identificato negli animali thailandesi virus strettamente correlati al nuovo Sars-CoV2. Grazie a test sierologici e molecolari hanno quindi dimostrato che queste specie sono portatrici di anticorpi in grado di neutralizzare il virus responsabile dell’attuale pandemia.

La scoperta estende a un raggio di 4.800 chilometri l’area in cui vivono animali portatori di questi patogeni. La missione dell’Oms inviata in Cina per far luce sull’origine del virus è appena tornata da Wuhan senza aver chiarito come il Sars-CoV-2 si sia trasmesso dagli animali all’uomo e come abbia raggiunto il capoluogo dell’Hubei, dove è emerso per la prima volta in tutta la sua potenza pandemica.

Mentre l’ipotesi che si sia trattano di un errore, o meglio di una fuga da un laboratorio, è “estremamente improbabile”. Al momento i pipistrelli sono i principali indiziati, ma è necessario continuare lo studio sulla specie intermedia responsabile del passaggio all’uomo.

Altri coronavirus legati al Sars-CoV-2 circolano in un’area di 4800 km

Gli scienziati, coordinati dal dottor Supaporn Wacharapluesadee, membro dell’Emerging Infectious Diseases Health Science Center della Croce rossa thailandese e docente dell’università di Bangkok, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver utilizzato il test di neutralizzazione del virus surrogato Sars-CoV-2 (sVNT) messo a punto da scienziati dell’istituto Duke-NUS.

Le sequenze genomiche dei coronavirus associati al Sars-CoV-2 sono state ottenute da cinque esemplari di pipistrello ferro di cavallo acuminato (Rhinolophus acuminatus) che vivevano in una grotta thailandese del Wildlife Sanctuary di Chachoengsao.

Quello identificato con la sigla di RacCS203 è strettamente correlato al patogeno RmYN02 trovato in un altro pipistrello a ferro di cavallo (Rhinolophus malayanus) della provincia dello Yunnan, in Cina.

Il fatto che coronavirus molto simili circolino in animali che vivono molto distanti indica quanto sia alto il rischio di un nuovo salto di specie, se continueremo a sfruttare la fauna selvatica e a non rispettarla.

“Il nostro studio ha esteso la distribuzione geografica di coronavirus geneticamente diversi correlati a SARS-CoV-2 dal Giappone e dalla Cina alla Thailandia, su un raggio di 4.800 chilometri”, ha spiegato il co-autore dello studio Chee Wah Tan.

“È urgentemente necessaria una sorveglianza transfrontaliera per identificare il virus progenitore immediato del SARS-CoV-2”, ha aggiunto, ipotizzando che tra questi patogeni si trova quello da cui è originato il virus pandemico.

 

 

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