ROMA – Facebook per smartphone ed Angry Birds sono applicazioni gratuite? No, anche loro hanno un “prezzo” da pagare. Quando vengono usate la batteria del proprio smartphone si consuma più velocemente. La “colpa” è delle pubblicità, responsabili dal 65 al 75 per cento del consumo energetico della batteria quando vengono scaricate. I ricercatori della Purdue University negli Stati Uniti in collaborazione con Microsoft hanno scoperto che a scaricare la batteria non sono i software evoluti, ma l’advertising e la geo-localizzazione degli annunci pubblicitari quando ci si connette ad internet. Il fenomeno riguarda tutti i sistemi operativi, da Android a Windows Mobile. Impossibile però sapere se ciò accadesse anche con gli iPhone di Apple, che non hanno autorizzato il controllo nella ricerca.
Questo perché le applicazioni gratuite comprendono nel software dei messaggi pubblicitari integrati che sono fonte di guadagno per gli sviluppatori, ma assorbono energia attivando, con il consenso dell’utente, il Gps per offrire annunci contestuali al luogo in cui si vive e a causa del trasferimento di dati.
Usando il software Energy profiler o Eprof i ricercatori hanno scoperto che le applicazioni come Facebook, Angry Birds o il New York Times sono in grado di consumare tra il 65 ed il 75 per cento della batteria. Nel caso di Angry Birds nella sua versione gratuita e per una connessione 3G, ad esempio, il 20 per cento della batteria viene usato per il gioco, mentre il 45 per cento viene bruciato tra localizzazione e download delle pubblicità.
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