Apple torna in tribunale per iPod. Accusa: “Steve Jobs faceva il bullo via mail”

Apple torna in tribunale per iPod. Accusa: "Steve Jobs faceva il bullo via mail"
Steve Jobs

ROMA – Apple torna in tribunale. Da oggi, martedì 2 dicembre, Cupertino si difenderà dalle accuse sui vecchi iPod, dai quali si poteva ascoltare solo musica scaricata da iTunes o da cd, costringendo gli utenti al cosiddetto effetto chiavistello: per continuare ad avere la loro musica gli utenti erano infatti vincolati all’iPod. Al centro del processo ci sono alcune email di Steve Jobs, morto tre anni fa.

Per la terza volta dalla morte del suo fondatore Cupertino si trova a far fronte un’azione legale antitrust, e ancora una volta le email scritte dal suo ex amministratore delegato potrebbero giocare un ruolo centrale. Email che, secondo quanto riportato dal New York Times, mostravano già nelle precedenti occasioni uno Steve Jobs geniale e visionario, ma anche bullo che non sempre giocava secondo le regole. ”Presenteremo le prove per dimostrare che Apple ha agito per bloccare i rivali, a danno della concorrenza e dei consumatori”, ha detto uno degli avvocati dell’accusa.

”Dobbiamo assicurarci che quando sarà lanciato Music Match la sua musica non possa essere usata sull’iPod. E’ un problema?” scrive Jobs in una delle email che saranno presentate dall’accusa. Molte altre saranno probabilmente rese note davanti alla giuria e proverebbero l’atteggiamento aggressivo adottato per assicurare il successo dell’iPod.

La giuria ascolterà alcuni dei manager di Apple, inclusi il responsabile marketing, Philip Schiller, e il numero uno di iTunes e dei servizi online, Eddy Cue. Il caso riguarderà in particolare RealNetworks, una società di servizi media che è riuscita a far sì che la sua musica fosse in grado di essere ascoltata sull’iPod e su altri dispositivi. Nel 2004 Apple aveva risposto con toni duri a RealNetworks, accusandola di tentare un attacco hacker contro l’Ipod.

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