L’avvento degli idroni ha rivoluzionato molti settori, dal cinema all’agricoltura, passando per il monitoraggio ambientale, la ricerca e il soccorso dei dispersi. Purtroppo, hanno anche ridisegnato l’industria bellica. Oggi, questa tecnologia si prepara a trasformare radicalmente il mondo dei trasporti, non solo per merci e prodotti, ma anche per il trasporto di persone. Uno dei più promettenti esempi di questa innovazione è rappresentato dallo scooter volante Jetson One, un drone monoposto a decollo e atterraggio verticali, realizzato in Italia.
Costruito dall’azienda svedese Jetson, il Jetson One viene assemblato ad Arezzo ed è attualmente in fase avanzata di produzione. Con già 400 unità vendute e consegne previste per la fine dell’anno, questo veicolo è progettato per un uso ricreativo, destinato a campi di volo e piccoli aeroporti privati. Tuttavia, come ha affermato il Comandante Andrea Spresian, pilota collaudatore di Jetson, durante l’Air Mobility Show di Roma, le aspirazioni per il futuro sono molto più ambiziose.
“Il Jetson One è un veicolo molto versatile e facile da pilotare”, ha spiegato Spresian. “Stiamo studiando il suo utilizzo in vari ambiti, dal traffico urbano all’irrigazione agricola, fino a funzioni come taxi volanti e trasporto di sangue e organi”. Attualmente, l’utilizzo è limitato a scopi ricreativi, poiché sono necessarie nuove infrastrutture e normative per consentire il volo in contesti urbani. Tuttavia, il cambiamento in questo senso è già in atto.
Le prime consegne di Jetson One sono previste negli Stati Uniti, dove la normativa consente di pilotare veicoli sotto i 115 chili senza licenza. Il Jetson One pesa meno di 90 chili, rendendolo adatto a queste norme. Recentemente, l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha pubblicato un nuovo regolamento per i veicoli a decollo e atterraggio verticale, aprendo la strada alla certificazione sia italiana che europea. Questi requisiti includono anche la progettazione di “vertiporti”, aree dedicate al decollo e all’atterraggio, che potrebbero essere implementate anche in contesti urbani.
Il Jetson One è capace di volare per 20 minuti con un carico di 95 chili, raggiungendo una velocità massima di 102 chilometri orari e una quota di circa 450 metri. Il suo costo è simile a quello di un’auto di lusso, attorno ai 100mila euro, rendendolo per ora accessibile solo a un pubblico abbiente. Tuttavia, con una rete capillare di vertiporti, questo veicolo potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana, permettendo spostamenti rapidi anche in città.
L’idea è di rendere il Jetson One un veicolo di uso quotidiano, facilmente trasportabile con un carrello (pesa 40 chili senza batterie) e ricaricabile nel garage di casa. Entro la fine dell’anno, alcune decine di Jetson One saranno consegnate ai fortunati acquirenti, dopo che avranno completato la formazione necessaria.
“Parliamo di un futuro che potrebbe non essere poi troppo lontano”, ha concluso Spresian. “Con le nuove normative, sono certo che molte aziende vorranno investire in questo settore. Il nostro obiettivo è sviluppare una versione biposto entro quattro o cinque anni, seguita da un modello a quattro posti, che potrebbe fungere da aerotaxi, anche pilotato da remoto. Credo che, nel giro di un decennio, i veicoli a decollo e atterraggio verticale diventeranno una presenza comune in molte città”.
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