Asteroide scoperto il 2 giugno si disintegra dopo poche ore in Sudafrica

Asteroide si disintegra in Sudafrica poche ore dopo la scoperta il 2 giugno
Asteroide scoperto il 2 giugno si disintegra in Sudafrica

ROMA – Un asteroide in imminente rotta di collisione con la Terra è stato scoperto la mattina di sabato 2 giugno, per poi disintegrarsi nel pomeriggio dello stesso giorno sopra il Sudafrica, alle 18,44 ora italiana. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E’ la terza volta che un asteroide viene avvistato poco prima dell’impatto e questo è stato possibile grazie al programma Catalina Sky Survey dell’Università dell’Arizona.

A spiegare l’importanza del telescopio e del programma di monitoraggio degli asteroidi è Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, che all’Ansa ha dichiarato: “Si tratta del terzo asteroide mai rilevato prima dell’impatto. È uno dei telescopi più efficaci per gli oggetti che si avvicinano alla Terra come quello di sabato, ribattezzato 2018 LA”.

Il primo evento di questo tipo è stato l’impatto dell’asteroide 2008 TC3, che ha illuminato il cielo del Sudan poco prima dell’alba il 7 ottobre 2008, mentre 2014 AA è caduto sopra l’Oceano Atlantico solo poche ore dopo la sua rilevazione, il 1 gennaio 2014. “Invece il famoso meteorite che si è frantumato sopra la città di Celjabinsk il 15 febbraio 2013 non era stato avvistato prima dell’impatto”, aggiunge Masi.

La prima osservazione dell’asteroide è arrivata quando si trovava circa alla stessa distanza della Luna e i dati del telescopio Catalina sono stati subito inviati al Centro per i Corpi Minori di Cambridge, Massachusetts, che ha calcolato la traiettoria preliminare che con buona probabilità avrebbe incrociato la Terra.

I calcoli sono poi stati verificati dal Centro per gli Studi degli Oggetti Vicini alla Terra (Cneos) del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che ha confermato l’alta probabilità di impatto e ha attivato gli avvisi automatici, nonostante i 2 metri circa di diametro di 2018 LA non rappresentassero un pericolo. Infine i due telescopi del progetto Atlas, dell’Università delle Hawaii, hanno permesso di restringere il punto d’impatto al Sudafrica.

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