Astronomia: migliaia di "bombe ad orologeria" nella Via Lattea

ROMA – Sono migliaia e sono destinate ad esplodere non appena rallenteranno la loro velocita' di rotazione: sono quel che resta di antiche stelle disseminate a migliaia nella Via Lattea. A scoprire queste vere e proprie 'bombe a orologeria' cosmiche e' uno studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters e condotto dall'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics.

Per la prima volta si riesce a spiegare perche' in molti casi gli attuali modelli teorici non riescono a prevedere se e quando i residui di stelle molto antiche (le cosiddette nane bianche) esploderanno in supernovae del tipo Ia. Le nane bianche sono stelle piuttosto comuni, piu' piccole del nostro Sole e poco luminose, ma con una massa piu' grande. Sono considerate i residui di stelle piu' grandi che hanno gia' completato il loro ciclo e che, dopo aver espulso buona parte della loro materia, lasciano al proprio posto una sorta di nucleo condensato piuttosto freddo.

Nonostante il processo di fusione al loro interno sia di fatto esaurito, le nane bianche possono accrescere la propria massa 'rubando' gas a stelle vicine oppure collidendo e fondendosi con un'altra nana bianca: in questo modo si arricchiscono di materiale capaci di alimentare e 'riaccendere' il processo di fusione. In questi casi puo' perfino accadere che la loro massa aumenti progressivamente, fino a superare una soglia (chiamata limite di Chandrasekhar, dal nome del matematico indiano che la teorizzo'). Quando questo accade le nane bianche esplodono violentemente in una supernova di tipo Ia. I ricercatori americani hanno pero' verificato che, anche quando il limite e' stato superato, la velocita' di rotazione puo' permettere a queste stelle di rimanere stabili ancora per molto prima di esplodere, in maniera ancora inspiegabile, quando subiscono un rallentamento.

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