Autovelox molecolare: il dna viaggia velocissimo

ROMA – I passaggi delle informazioni genetiche avvengono ad una velocita' fino a 10-20 volte superiore a quella finora nota. Lo ha dimostrato un nuovo metodo che misura le velocita' di reazione delle molecole, messo a punto da un gruppo di ricercatori dell'Icgeb (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) di Trieste.

La ricerca, che si e' guadagnata la copertina dell'ultimo numero della prestigiosa rivista EMBO Reports, ha preso in esame il virus Hiv responsabile dell'Aids, analizzando in particolare il momento dell'integrazione del suo genoma all'interno della cellula infettata. In questi casi la trascrizione del materiale genetico avviene utilizzando la molecola chiamata Rna polimerasi, fondamentale per la replicazione del genoma del virus.

Il gruppo italiano, guidato da Alessandro Marcello, in collaborazione con il fisico Paolo Maiuri, ha utilizzato per la prima volta un metodo di microscopia a fluorescenza, che permette di visualizzare il processo di trascrizione nelle cellule vive e di misurare la velocita' dell'Rna polimerasi in tempo reale. I valori misurati risulterebbero essere 10-20 volte superiori a quelli finora misurati con altre tecniche.

''La trascrizione e' un processo fondamentale strettamente controllato dalla cellula'', ha spiegato Alessandro Marcello, responsabile del laboratorio di virologia dell'Icgeb; ''le nostre misure indicano che anche la velocita' della polimerasi puo' essere un fattore importante nel regolare l'espressione genica''.

Secondo gli stessi ricercatori, in futuro sara' importante comprendere i motivi da cui dipende la velocita' di trascrizione dell'Rna e comprendere se a modulare la polimerasi sia un acceleratore molecolare oppure il contesto morfologico della cellula. In maniera analoga alle auto, la velocita' potrebbe infatti dipendere dalla tortuosita' del percorso e da eventuali ostacoli sul cammino che, nel caso della polimerasi, possono essere dovuti al complesso 'impaccamento' del Dna e verificare inoltre se eventuali alterazioni della velocita' di trascrizione possano essere messe in relazione con patologie come le malattie genetiche o tumori.

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