Storia di un bazooka, serbo, a Reggio Calabria

Una sorpresa di nome bazooka arriva al procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. Siamo al 5 ottobre: una telefonata al 113 fa scoprire l’arma che sembra dell’est, ma è in Calabria:  ”Messaggio grave ed altamente significativo sul piano criminale”, lo definiscono gli investigatori.

Da dove viene questo strumento di comunicazione “speciale”?. Chi l’ha piazzato? Il marchio di fabbrica è serbo, dice Reggio Tv, e il modello sembra proprio quello della guerra dei Balcani come stile. Non solo: il bazooka sarebbe già stato in mano alle cosche del capoluogo calabrese. Usato già nella faida Nicosia-Arena di Isola Capo Rizzuto.

“Di un lotto di bazooka parlò per primo, nel 1994, il pentito Riggio. Un altro collaboratore di giustizia Giacomo Lauro confermò che le ‘ndrine disponevano bazooka monouso e a testata multipla. E proprio a suon di colpi di missili anticarro furono firmati alcuni delitti eccellenti in piena seconda guerra di ‘ndrangheta”, dice Reggio Tv.

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