”Ero già entrato in casa – prosegue – ma non avevo ancora chiuso la porta. Appena ho sentito uno sparo, seguito da altri due ho subito capito che stava accadendo qualcosa di grave. Mi sono girato di scatto e ho visto il poliziotto prima ripararsi dietro a un angolo e poi partire all’inseguimento di quel malvivente”.
Il direttore di Libero ammette che sarebbe stato facilmente vittima di un’aggressione se il caposcorta non avesse incrociato l’aggressore. ”Non chiudo mai la porta a chiave ma solo con lo scatto della serratura. E se avesse suonato, vedendo la casacca della Guardia di Finanza dallo spioncino, avrei aperto senza nulla sospettare”.
Belpietro spiega di essere stato salvato dal caso, poichè il caposcorta ieri sera dopo averlo accompagnato alla porta di casa ha deciso di scendere a piedi dalle scale e non prendendo l’ascensore, così ha intercettato l’uomo al piano di sotto.
Il primo identikit dell’aggressore parla di un uomo alto un metro e ottanta circa, corpulento ma molto agile ”visto che è riuscito a scendere all’impazzata tutti i piani delle scale, pur inseguito da un poliziotto armato di pistola, senza farsi prendere”.