Bertolaso, ‘senza peccato’: “Avevo lasciato una Regione autosufficiente. Ora serve Terzigno bis”

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 11:44 OLTRE 6 MESI FA

Guido Bertolaso

Se avessero fatto come dicevo io:  Guido Bertolaso non ha dubbi neppure davanti all’evidenza di una situazione ancora critica. Oggi, secondo l’assessore Paolo Giacomelli, sulle strade di Napoli ci sono 2300 tonnellate di rifiuti. Ma il capo della Protezione Civile non si scompone e spiega che se in Campania si fosse fatto come diceva lui non ci sarebbe nessuna emergenza rifiuti.

Il sottosegretario lo ha ribadito in un’intervista al Mattino dove ha fatto  il punto della situazione escludendo sistematicamente di avere la benché minima responsabilità.

”Non penso di essere Superman – spiega il capo della Protezione Civile  –  mi è stato chiesto di intervenire e l’ho fatto anche in questa occasione e sono soddisfatto per l’accordo raggiunto su Cava Sari”.

Sulla decisione relativa alla discarica che doveva essere costituita a Cava Vitiello, Bertolaso precisa di aver proposto solo di sospendere l’apertura, proposta rifiutata dai sindaci perché ritenuta insufficiente; poi, Cava Vitiello è stata ”cancellata dal primo ministro con una legge”, afferma.

A quel punto, il sottosegretario ha aggiunto la soppressione di Valle della Masseria e il suo compito è terminato. Bertolaso sostiene di avere lasciato alla fine del 2009 una regione autosufficiente con altri due termovalorizzatori da realizzare, per i quali, ad ottobre non era stata ancora indetta una gara d’appalto, mentre ”se fosse stato fatto quello che era previsto, probabilmente – dice – non sarebbe mai stato necessario individuare altri siti”.

Per Bertolaso, ”se si riapre Cava Sari per i 18 comuni del vesuviano e Chiaiano resta a disposizione degli altri, per ora abbiamo risolto”. Il capo della Protezione civile, infine, afferma che gli amministratori locali dovrebbero essere più severi sulla differenziata, accelerare sui termovalorizzatori e organizzare una cabina di regia che lavori 24 ore su 24.

Sull’intera questione, Bertolaso ammette solo una piccola  responsabilità, quella di aver lasciato la Campania troppo presto: ”A fine dicembre i tempi non erano maturi per andare via, ma lo prevedeva la legge. Gli amministratori locali però erano impreparati”.