Orologio biologico: esiste anche per le piante e regola il loro metabolismo

Anche le piante hanno un orologio biologico che regola il metabolismo dei carboidrati durante la notte, ossia nel momento in cui l’amido viene degradato e utilizzato per la crescita. La scoperta, dei ricercatori del dipartimento di Biologia metabolica del Regno Unito, è pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas.

I biologi, guidati da Alexander Graf, hanno scoperto il meccanismo studiando la Arabidopsis thaliana. Studi precedenti avevano dimostrato osservato che l’Arabidopsis ha un livello lineare di degradazione dell’amido durante la notte e che l’amido viene quasi completamente consumato entro l’alba.

Gli esperimenti condotti adesso dal gruppo britannico hanno verificato l’ipotesi che la degradazione dell’amido nella notte possa essere sotto il controllo circadiano e per esaminarne le conseguenze sulla crescita. Dagli studi è emerso che, quando l’Arabidopsis veniva esposta al buio prima del solito, si attivava la normale degradazione dell’amido.

Tuttavia, quando la pianta veniva esposta a una durata del giorno fuori dal normale (di 28 o 17 ore) l’amido risultava esaurito addirittura prima che fosse l’ora effettiva dell’alba. In una varietà mutante di Arabidopsis, priva di componenti dell’oscillatore circadiano, l’amido è stato consumato completamente entro l’inizio circadiano, invece dell’effettivo momento dell’alba. Inoltre, si è osservata una crescita ridotta nelle piante selvatiche esposte alla luce del giorno per 28 ore e nei mutanti esposti alla luce per 24 ore. Riduzione che viene attribuita ad una degradazione inadeguata dell’amido e conseguente carenza di carbonio alla fine della notte. Dunque, per i ricercatori ”l’uso dell’amido è controllato del ritmo circadiano di 24 ore”, che garantisce una degradazione efficiente dei carboidrati fino alla seguente alba, ”importante” processo ”per mantenere la produttività della pianta”.

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