Festa dei lavoratori. A Bologna la Cgil pensa a un primo maggio “separato”

BOLOGNA – Per la prima volta nella storia, a Bologna si va verso un primo maggio separato. La posizione netta sull’organizzazione della festa dei lavoratori è della Cgil: ”Contro di noi ci sono stati troppi atti ostili, che non possiamo tollerare. E’ arrivato il momento di reagire. Questa volta ciascuno si farà le proprie iniziative: non ci sono le condizioni per una gestione tradizionale”, ha tuonato il segretario generale bolognese Danilo Gruppi, a margine di un’assemblea per lo sciopero generale. Far diversamente ”sarebbe ipocrita nei confronti della realtà”.

Immediata la dura reazione di Alessandro Alberani, alla guida della Cisl: ”E’ un gesto di un’arroganza inaudita. Dal 1944 a Bologna la festa è stata unitaria. La Cgil fa un grave errore che offende i lavoratori e la democrazia”. Il problema è anche logistico. La Cgil ha ‘prenotato’ da tempo le piazze Maggiore, Nettuno e VIII Agosto.

Motivo per cui è difficile immaginare quali forme prenderanno le manifestazioni: ”Noi non sfrattiamo nessuno”, ha voluto chiarire Gruppi. ”Siamo per un approccio laico e sereno e non rispondiamo alle ostilità con altre ostilità. Su alcuni argomenti specifici non escludo convergenze”. Il dialogo, però, per la Cisl ”è chiuso”.

Domani 7 aprole, ha replicato Alberani, ”ho riunito il comitato esecutivo per discutere. I miei delegati vorrebbero sfilare in mezzo alla Cgil con le bandiere. Ma io con senso di responsabilita’ li ho richiamati all’ordine, per evitare rischi. Una responsabilità che la Cgil non ha”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata l’ipotesi di accordo firmato dalla Cgil con la fiera di Bologna, per il contratto dei lavoratori. Una posizione che ha visto contraria la Cisl: ”In quel caso – ha detto Gruppi – siamo stati definiti un sindacato giallo in combutta con un ex segretario della Camera del Lavoro (Duccio Campagnoli, consigliere delegato dell’expo, ndr)”.

Un conto, ha proseguito è”avere posizioni diverse, un altro e’ andare oltre la soglia del lecito”. Bisognerebbe ”applicare il precetto cristiano del porgere l’altra guancia, ma quando prendi due ceffoni, le guance sono esaurite”, ha concluso Gruppi.

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