Broccolo romanesco, perché ha quella forma? La genetica spiega la sua geometria frattale Broccolo romanesco, perché ha quella forma? La genetica spiega la sua geometria frattale

Broccolo romanesco, perché ha quella forma? La genetica spiega la sua geometria frattale

Il broccolo romanesco ha sicuramente una forma che non passa inosservata. Si tratta di una verdura ben nota nella tradizione romana e anche nel centro Italia. Ma in questi giorni è diventato ancora più famoso anche nel resto del mondo grazie ad un articolo scientifico che spiega, a livello genetico, l’origine matematica della sua particolare forma.

La forma del broccolo romanesco

A prima vista la forma del broccolo romanesco ha sicuramente un che di geometrico, ma si potrebbe pensare essere solo un vezzo della Natura. In realtà, la forma del broccolo segue i canoni della geometria frattale. La geometria frattale è una branca della matematica attualissima, che ha applicazioni in una serie sconfinata di campi.

Ad esempio, si applica alla dinamica dei sistemi finanziari, oppure nei sistemi climatici, e questo include anche le previsioni del meteo. Oppure nella computer grafica dei videogames.

Cos’è la geometria frattale

La geometria frattale studia oggetti chiamati frattali. I frattali sono caratterizzati da una struttura geometrica che si ripete nello stesso modo sia che si ingrandisca l’oggetto nel dettaglio, sia che lo si guardi da più lontano. La forma del broccolo ha proprio questa struttura. L’infiorescenza infatti si ripete nello stesso modo, ma con dimensione via via sempre più piccola, in linea di principio ripetendosi all’infinito.

Altra peculiarità è che i frattali spesso sono originati da formule matematiche relativamente semplici, come per esempio l’insieme di Mandelbrot. Per classificare queste forme che si estendono all’infinito, si usa in matematica un parametro noto come dimensione di Hausdorff o, per l’appunto, dimensione frattale.

Lo studio sulla forma del broccolo romanesco

L’articolo pubblicato su Science a titolo: “Cauliflower fractal forms arise from perturbations of floral gene networks” afferma di aver scoperto finalmente il meccanismo genetico che porta a questa peculiare forma frattale.

La ricerca è stata portata avanti da un gruppo del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica in Francia (CNRS), a cui ha partecipato anche l’Università Statale di Milano. Combinando un’analisi sperimentale di una specie analoga al broccolo romanesco, Arabidopsis thaliana, con dei modelli matematici in 3D, i ricercatori hanno identificato i 3 geni responsabili del meccanismo. 

Il meccanismo coinvolge il meristema, cioè il tessuto vegetale che ha la capacità, di differenziarsi formando le diverse strutture della pianta. Quando il meristema “fallisce” nella formazione dell’infiorescenza, mantiene comunque il ricordo della struttura floreale, che forma così la tipica struttura conica, che si ripete via via portando alla formazione di strutture autosimilari.

Al di là degli ultimi sviluppi scientifici, possiamo affermare che il broccolo romanesco continua ad essere di valido interesse scientifico anche fritto in pastella. 

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