ROMA – La foto impossibile è stata realizzata. Il prossimo 10 aprile gli scienziati dell’Event Horizon Telescope (Eht), gigantesco telescopio virtualmente delle dimensioni della Terra, mostreranno la prima foto ad alta risoluzione di un buco nero. Dopo due anni di lavoro e le immagini scattate da otto radiotelescopi che fanno parte del consorzio Eht potremo vedere per la prima volta questo oggetto supermassivo, o meglio la sua ombra.
Gli scienziati hanno raccolto dati relativi a due oggetti: il buco nero che si trova nel nucleo della nostra galassia, la Via Lattea, a circa 26mila anni luce dalla Terra, e M87 che si trova a 50 milioni di anni luce da noi in una galassia ellittica gigante. Le spettacolari immagini frutto di un duro lavoro offriranno agli astronomi nuovi indizi per verificare le predizioni della relatività generale di Albert Einstein sulle condizioni estreme di gravità.
Osservare un oggetto celeste di questi tipo non è un compito semplice, dato che si tratta di oggetti fatti di gravità. Il buco nero infatti è definito come una regione dello spazio la cui forza gravitazionale è così intensa da non lasciar sfuggire nulla, nemmeno la luce, una volta che è entrata nell’orizzonte degli eventi, l’ultima zona di confine.
Il prossimo 10 aprile una conferenza stampa a livello mondiale mostrerà la prima foto realizzata dal team internazionale di scienziati. L’evento in Europa si terrà a Bruxelles e vi prenderanno parte Carlos Moedas, Commissario Europeo per la Ricerca, Scienza e Innovazione, Anton Zensus, presidente del comitato di collaborazione EHT, che introdurrà un panel di ricercatori che hanno eseguito l’impresa e che avranno il compito di spiegare il risultato e rispondere alle domande. La conferenza sarà trasmessa online sul sito web dell’Eso, dall’Erc e sui social media e si terrà in contemporanea anche a Santiago del Cile, Shanghai, Tokyo, Taipei e Washington.