
Caduta capelli, individuata sui topi la proteina anti-stress dei follicoli piliferi (foto Ansa-Blitzquotidiano)
“Mi fanno male i capelli”, si sentiva pronunciare l’indimenticabile Monica Vitti in una scena di Deserto rosso. Un film che comunicava incomunicabilità ma sui capelli la frase, benché un po’ enigmatica, era scientificamente giustificata: l’origine del dolore al cuoio capelluto è attribuita ad un’infiammazione dei follicoli piliferi.
Dolore e conseguenze sgradite sulla tenuta dei capelli. Uno stress che finisce per non essere circoscritto al cuoio capelluto e anzi impattando negativamente a livello psicologico e di relazione. Per questo va accolta come un importante passo in avanti nelle terapie per proteggere i capelli le notizie che ci giungono dalla Scuola di Medicina Duke-Nus di Singapore.
La proteina anti-stress Mcl-1
Dove è stata isolata la proteina ‘anti-stress’ dei follicoli piliferi, che li protegge al momento del risveglio dalla loro fase di riposo: si chiama Mcl-1 ed è stata identificata grazie a esperimenti svolti sui topi.

Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications apre a nuovi trattamenti per alcune forme di alopecia, quelle che dipendono appunto da Mcl-1: senza questa proteina, infatti, le cellule staminali contenute nei follicoli piliferi smettono del tutto di funzionare, impedendo la ricrescita dei capelli.
Il follicolo pilifero è una struttura della pelle che produce le cellule che andranno a formare il pelo o il capello. Il follicolo, però, non è sempre attivo: attraversa cicli ricorrenti di crescita e quiescenza indipendenti per ogni follicolo.
La fase attiva dura in media dai 2 ai 6 anni, ma può variare notevolmente tra individui diversi e tra zone del corpo diverse: in ogni momento, l’85-90% dei capelli si trova in questa fase.
Nuovi trattamenti per alcune forme di alopecia
C’è poi una fase di transizione intermedia di 2-3 settimane e, infine, il follicolo entra nella fase di riposo che dura 2-4 mesi, durante la quale il capello non riceve più sostanze nutritive e cade.
I ricercatori guidati da Hui San Chin hanno scoperto che Mcl-1 gioca un ruolo fondamentale nel periodo di crescita: nei topi nei quali la produzione della proteina è bloccata, le cellule staminali attive presenti nel follicolo pilifero si esauriscono rapidamente e viene del tutto impedita la ricrescita dei peli che normalmente avviene dopo la depilazione dell’animale.
“Questo studio amplia la nostra comprensione dei meccanismi molecolari alla base della rigenerazione del follicolo pilifero – affermano gli autori dello studio – e offre nuove indizi su come vengono orchestrate la sopravvivenza delle cellule staminali e la rigenerazione dei tessuti”.