Campania. Bagarre in Consiglio regionale sulla legge sfratti

Pubblicato il 15 Febbraio 2011 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Bagarre e lavori sospesi in Consiglio regionale della Campania, alle prese col provvedimento della giunta che sospende per un anno gli sfratti e 60.000 abbattimenti. Che il clima non fosse dei migliori, scrive l’Ansa, si è capito già dalle prime battute con la maggioranza che ha respinto la richiesta di rinvio dell’opposizione che reclamava la presenza in aula dell’assessore competente Taglialatela, impegnato in un convegno.

Ma la bagarre è scoppiata quando è stato messo in votazione l’articolo 1 del testo. Il Pd ha abbandonato i lavori per dissenso politico, ma dal resoconto è emerso che avrebbero votato sette consiglieri che non erano in aula (quattro del Pd, due del Pdl e uno dell’Udc).

Un errore da attribuire al sistema che sovrintende al voto elettronico o l’opera di qualche pianista, come denunciato da Marciano (Pd)? Senza quei sette voti – è la tesi della minoranza – non ci sarebbe stato il numero legale necessario per approvare la legge. Per il capogruppo del Pdl Fulvio Martusciello, che ha invocato la ripetizione del voto per sgomberare il campo da ogni dubbio, si tratta ”di un’azione ostruzionistica che se riuscira’ nel suo intento di non far passare la legge avra’ come unico effetto quello di danneggiare le fasce deboli in attesa di una proroga”. Preso atto dello stallo, il Consiglio è stato sospeso e il presidente di turno dell’assemblea, Iacolare, ha convocato una giunta per il regolamento per trovare una via di uscita.