Campi Flegrei, tutti gli studi confermano: magma sale, esploderà. E non c’è molto da fare

Campi Flegrei, tutti gli studi confermano: magma sale, esploderà. E non c'è molto da fare
Campi Flegrei, tutti gli studi confermano: magma sale, esploderà. E non c’è molto da fare (foto Ansa)

ROMA – Campi Flegrei, uno dei pochi super vulcani al mondo. Super vulcani perché quando esploderanno (quando e non se esploderanno, in tempi geologici lo faranno di sicuro) cambieranno i connotati al pianeta. Come già hanno fatto in passato quando le rispettive eruzioni-esplosioni hanno mutato geografia e clima. Campi Flegrei, uno dei pochi super vulcani al mondo accucciato ai piedi del letto di Napoli e di suoi milioni di abitanti e acquattato a circa duecento chilometri da Roma. Questo super vulcano, questo è ormai il dato certo dell’osservazione scientifica, sta intensificando negli ultimi anni la sua attività.

Otto studi sulla caldera effettuati tutti negli ultimi cinque anni concordano e confermano: c’è un enorme deposito di magma sotterraneo che si va espandendo e soprattutto sta salendo. Qualcuno lo colloca a cinque chilometri, già a cinque chilometri sotto il mare di Pozzuoli. Altri lo rilevano in altre porzioni della enorme caldera (per comprendere cosa sia la caldera occorre immaginare un gigantesco cerchio di terreni e rocce che fanno insieme da base al territorio interessato e da tappo e copertura al maxi vulcano che c’è sotto, l’esempio di maggiori dimensioni e Yellowstone negli Usa, una zona vasta quanto l’Umbria che è tutta enorme caldera).

Campi Flegrei è più piccola di quella di Yellowstone ma ha lo stesso dimensioni gigantesche. E nella caldera le manifestazioni vulcaniche, fanghi, fumarole, terremoti, terreno che si alza sono numerose e crescenti. Soprattutto se collegate e raccordate in osservazione generale, tutte configurano un trend, una direzione del divenire della caldera. Caldera che dice alla vulcanologia, a quanto gli umani oggi sanno comprendere per via scientifica una cosa chiara e netta: la caldera esploderà in tempi geologicamente ravvicinati.

Che vuol dire geologicamente ravvicinati se rapportati sulla scala dei tempi umani? Nulla, non vuol dire nulla, le due scale non sono comparabili. Campi Flegrei può esplodere tra dieci, cento o mille anni per la scala geologica le tre opzioni sono sostanzialmente lo stesso momento. Per gli umani, sul tempo umano ovviamente dieci anno sono la catastrofe, l’apocalisse, cento anni il dramma, mille anni il sospiro di sollievo.

Non lo sappiamo, non sappiamo come saperlo il quando. Però abbiamo tutti gli indizi convergenti per sapere che accadrà. E qui si fermano la vulcanologia, la geologia…

A questo punto altre scienze e discipline sanno, purtroppo, anche loro qualcosa. Sanno le scienze umane, la storia, la filosofia, la sociologia, la storia della politica e dell’economia…sanno tutte che non c’è molto da fare per le società umane che condividono il territorio con un super vulcano. Non c’è molto da fare neanche in caso di preavviso o allarme.

Se comunichi alle popolazioni che la maxi eruzione-esplosione avverrà tra cento o duecento anni sarà impossibile trovare il consenso per il mastodontico sforzo finanziario e organizzativo per mettersi in salvo. Nessuna società umana scambierà elevate e massicce dosi di reddito, ricchezza e qualità della vita oggi per mettere in sicurezza, trasferire altrove non i figli, non i nipoti ma quelli tra cento anni e passa. Se si hanno dei dubbi al proposito si guardi a due passi da Campi Flegrei, alle pendici del Vesuvio dove sono insediati centinaia di migliaia di umani pur nella certezza scientifica che, appunto, questione di decenni, forse tanti forse pochi, il Vesuvio spalmerà di lava e ceneri pendii e paesi.

Se fosse lecito e fondato comunicare che il pericolo è di qui a dieci anni, lo sforzo di un trasferimento di massa, il suo immane costo sociale e finanziario annegherebbe l’allarme nello scetticismo, nell’incredulità, nella impossibilità “politica” di fare qualcosa che metta davvero al riparo.

Se poi ci fosse una scienza che dice, che sapesse dire: tra cinquecento anni…Allora i governi, la gente, le pubbliche opinioni scrollerebbero le spalle e continuerebbero a vivere in un sostanziale non ci riguarda.

Quindi scienze naturalistiche ed umane concorrono a formare la notizia, tutti gli studi convergono sulla conclusione: Campi Flegrei magma sale, esploderà e, quando che sia, non c’è molto da fare.

Gestione cookie