Castel Volturno. Bimba uccisa e poi gettata in un torrente: forse raptus di follia

NAPOLI – E’ successo tutto in pochi minuti, in strada. E’ forse in preda ad un raptus di follia che il cittadino ghanese ha portato via Mary, bimba di sette anni, e poi l’ha gettata, uccidendola, in un canale dei Regi Lagni, a Castel Volturno (Caserta).
Ma non si esclude, però, che tra l’uomo e la donna ci possa, comunque, essere stato un rapporto di conoscenza o anche di vecchi rancori.

Secondo una primissima ricostruzione, sono stati gli altri connazionali ghanesi presenti sul posto che, dopo aver sentito le urla della mamma della bimba, Edik, di 38 anni, hanno chiamato la polizia. Immediato l’intervento e l’avvio delle ricerche da parte del commissariato di Castel Volturno, diretto dal vice questore Davide della Cioppa. Il corpo senza vita è stato trovato alla foce dei Regi Lagni, nei pressi del ristorante Scalzone. La dinamica di quanto accaduto è resa più complessa dal fatto che il ghanese, al momento in questura a Caserta, non parla l’italiano; si è in attesa di un traduttore.

Secondo una primissima ricostruzione, è probabile, ma è in corso di verifica, che tra l’uomo e la mamma della bimba, ci sia stato un diverbio: anche se la polizia ritiene che il ghanese possa avere agito in preda ad un raptus di follia. La piccola viveva con la mamma; il papà, un liberiano, era recentemente tornato nella sua terra per motivi familiari. Prima di gettarla nel canale dei Regi Lagni, il ghanese avrebbe picchiato la bimba. A recuperare il corpo sono stati alcuni cittadini africani che si sono lanciati nel canale, ritenendo che le operazioni di recupero non fossero sufficientemente veloci.

Poi, tenendola in braccio, l’hanno quasi portata in una sorta di processione. Momenti di tensione quando il corpo della piccola è stato portato via per essere trasferito all’obitorio: i suoi connazionali non volevano restituire il corpo senza vita. Qualcuno ha anche circondato l’ambulanza, picchiando con i pugni contro le fiancate

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