Marcella Diemoz, italiana guida l’esperimento Cms al Cern

MILANO – Nadia Pastrone e’ la nuova responsabile dei fisici italiani che lavorano all’esperimento Cms dell’acceleratore di particelle Lhc al Cern di Ginevra, con l’obiettivo di verificare l’esistenza del bosone di Higgs e di altre nuove particelle. Pastrone subentra a un’altra donna, Marcella Diemoz, che ha assunto il ruolo di direttore della sezione di Roma La Sapienza dell’Istituto Nazionale di Fisica Nulceare (Infn).

Nadia Pastrone e’ nata ad Asti nel 1960. Dopo la maturita’ classica ha studiato e lavorato presso l’Infn di Torino. La sua attivita’ di ricerca in fisica subnucleare con acceleratori, cominciata al Cern di Ginevra durante la tesi di laurea, e’ maturata al Fermilab di Batavia, vicino a Chicago. Qui ha partecipato in prima persona all’avventura dell’acceleratore Tevatron, contribuendo non solo al progetto e alla costruzione dell’esperimento, alla raccolta e all’analisi dei dati, ma anche alla messa a punto del fascio di antiprotoni.

Dal 2001 collabora all’esperimento Cms (Compact Muon Solenoid) al Cern di Ginevra, esperimento a cui partecipano oltre 2000 fisici di 37 Paesi diversi. Il rivelatore di particelle Cms, uno degli ‘occhi’ a caccia della particella di Dio grazie alla quale esiste la massa, e’ il piu’ grande solenoide superconduttore al mondo. E’ costituito da 100 milioni di singoli elementi attivi, ciascuno dei quali contribuisce alla ricerca di segnali di nuove particelle e nuovi fenomeni al ritmo di 40 milioni di volte al secondo.

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