Cervello e testicoli 85% geni e proteine in comune. Davvero qui il pensiero maschio? Cervello e testicoli 85% geni e proteine in comune. Davvero qui il pensiero maschio?

Cervello e testicoli 85% geni e proteine in comune. Davvero qui il pensiero maschio?

Cervello e testicoli condividono l’85 per cento dei geni e delle proteine nei loro tessuti. Inoltre condividono il metabolismo del selenio. Ponderosa e puntigliosa ricerca condotta dall’Università Aveiro in Portogallo conduce a questi risultati.

E ad una voluta ed esplicitata suggestione: il cervello e i testicoli del maschio della specie homo sapiens (e di molti altri mammiferi) sono geneticamente parenti stretti, fatti della stessa “pasta” biologica, quindi…Quindi il maschio che pensa con le gonadi non sarebbe solo una metafora operante nel campo del paradossale.

Cervello e testicoli: uno studio molto…di tendenza

Con tutto il rispetto per l’Università portoghese, la ricerca e soprattutto la sua pubblicizzazione in parte scoprono l’acqua calda e soprattutto pericolosamente incrociano la più contemporanea forma del politicamente corretto, quella della biologica costrizione maschile nell’angusto ambito della sua dimensione di operatore sessuale.

L’acqua calda: sarà anche misurabile come e quanto cervello e testicoli condividano geni e proteine, sarà anche misurato che la condivisione tra questi due tessuti è massiccia (più o meno di quella tra altri organi è domanda ovvia ma nel report sullo studio non c’è risposta esplicita), sarà tutto verificato in laboratorio.

E allora? Davvero è una scoperta che i vari organi e tessuti all’interno di uno stesso organismo sono fatti, tra l’altro, con le stesse componenti genetiche e proteiche? E il titolo che la ricerca suggerisce e induce, e cioè il maschio che pensa con le palle, combacia alla perfezione con la svalutazione di ogni “machismo”, anche quelli presunti. 

Il pensare biologicamente maschio: se esiste, esiste solo in laboratorio. E nel luogo comune

Ricerca portoghese alla ricerca del pensare maschio dice di averne trovato indubbie tracce nei testicoli. Sorvolando allegramente sulla realtà di un pensare maschio che da millenni è funzione e risultante culturale, economica, sociale. L’assunto per cui il pensare sia funzione eminentemente biologica appartiene alla metafisica, anche quando, come nel caso, si veste da scienza sperimentale.

Il pensare maschio esiste eccome, ma è la storia che lo mette al mondo, lo alleva, lo cresce, lo muta. Il pensare maschio è un’entità definita dalla storia, dalla interrelazione tra umani e non dalla disposizione dei geni. Anche il luogo comune che differenzia e perfino individua e catalogo pensiero maschio e pensiero donna opera dentro la storia e muta anch’esso. Diciamo dunque alla fine che cervello e testicoli fratelli di geni è un brillante sostegno alla nota teoria scientifica degli uomini che vengono da Marte e le donne da Venere.

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