ROMA – La carriera di Cesare Galli, che prima di aprire il suo centro ricerche, chiamato Amantea, ha collaborato anche con Ian Wilmut, il ‘papa’ della pecora Dolly, è costellata di record: suoi sia il primo toro clonato, chiamato Galileo, ma anche il primo cavallo. Ecco le principali tappe della sua ricerca.
IL TORO GALILEO – Risale al settembre del 1999 la nascita di Galileo, il primo toro clonato al mondo. Il toro e’ stato riprodotto non utilizzando cellule dell’epitelio mammario, come la pecora Dolly, ma utilizzando semplici linfociti, cellule bianche del sangue. Una tecnica nuova sperimentata da Galli nel laboratorio di tecnologie della riproduzione (Ltr) alla periferia di Cremona. Nel 2001 nasceranno poi altri tre cloni di un famoso toro frisone.
LA CAVALLA PROMETEA – E’ nato sempre in Italia, e sempre grazie a Galli, anche il primo cavallo ottenuto per clonazione, che e’ anche il primo mammifero al mondo nato dallo stesso animale donatore delle cellule utilizzate nel trasferimento nucleare. Si tratta della cavalla Prometea, che viene alla luce il 28 maggio 2003. Due anni dopo sara’ la volta di Pieraz, il primo cavallo clonato per fini riproduttivi.
I SUINI PER XENOTRAPIANTO – Dal 2007 il gruppo guidato da Galli partecipa al progetto europeo Xenome per lo sviluppo di animali destinati a fornire organi per gli xenotrapianti. In quest’ambito nascono a Cremona nel maggio del 2008 i primi due maiali europei geneticamente modificati ad hoc. Nello stesso anno nasce anche il figlio di Prometea, la cavalla clonata, a dimostrazione dell’assoluta normalita’ degli animali clonati.
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