Scienza

Ciclone Intelligenza Artificiale, aumentano le frodi ma i rischi si possono evitare con la prudenza umana

Si fa presto a dire Intelligenza artificiale. Si fa presto ad elogiarne i vantaggi, a dire che soddisfa i bisogni dell’umanità, che migliora il benessere, che fa risparmiare tempo e che per questo ha tutto il potenziale per migliorare la vita delle persone soprattutto in ambito sanitario, lavorativo e ambientale.

Tutti ne parlano, pochi la conoscono. Ma la IA, la sigla dall’acronimo “Artificial Intelligence”, termine coniato addirittura nel 1955, sta dilagando. È entrata persino nel mondo della giustizia, soprattutto nel penale; in particolare attraverso convegni e dibattiti. Si tratta di un ciclone tropicale in mezzo all’oceano della nostra quotidianità.

E non è tutto oro quel che luccica. Anzi. Già Papa Francesco, alla Conferenza Internazionale (Vaticano, 21 giugno 2024) organizzata allo scopo dalla Fondazione Centesimus Annus, aveva messo in guardia con una provocazione: “Siamo sicuri di voler continuare a chiamare intelligenza ciò che intelligenza non è?”. In altri termini il Pontefice profetizzava che l’uso improprio di questa parola così importante, così umana, portava ad un cedimento al potere tecnocratico. Ed infatti sopratutto l’uso distorto della IA ha portato a dei rischi notevoli.

Ciclone Intelligenza Artificiale, aumentano le frodi ma i rischi si possono evitare con la prudenza umana (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

L’aumento delle frodi con il deepfake

Il deepfake che replica con un algoritmo l’aspetto o il tono della voce di un individuo è una tecnologia nota già da qualche anno. Si sapeva che presto o tardi qualcuno l’avrebbe usata a scopo truffaldino. E così è stato. Sono scoppiate truffe online in tutto il mondo con aumenti impressionanti nelle Filippine (+4.500 per cento), Vietnam (+3.050 per cento), Stati Uniti (+3.000 per cento), Belgio (+2.950 per cento), Giappone (+2.800 per cento), Emirati Arabi Uniti (+2.200 per cento). In Italia recentemente sono stati colpiti alcuni personaggi tra cui il ministro Crosetto. Un fatto che ha scosso l’opinione pubblica.

Come allora arginare queste frodi? C’è un solo modo: usare la prudenza umana. Non sono necessarie regole ulteriori rispetto a quelle che già disciplinano gli illeciti o i reati. Certo, la IA rappresenta una innovazione sistemica e trasversale. Ma tutta questa enfasi sull’etica rischia di diventare un distrattore rispetto alla obiettività e anche al buon senso che si dovrebbe usare davanti alle applicazioni particolari delle nuove tecnologie, come ha spiegato il professor Filiberto Brozzetti della Università Luiss di Roma.

In aumento i rischi di intercettazioni fake

L’allarme sulla contraffazione delle telefonate è un tema che è arrivato in Parlamento con un ordine del giorno presentato dal deputato Enrico Costa di Forza Italia che dice: “Va trovato un modo per verificare che le intercettazioni siano realmente attribuibili ad un determinato soggetto e non il frutto di una elaborazione della Intelligenza Artificiale”. Ergo, è inevitabile pensare che ci saranno più perizie e consulenze per stabilire l’identità delle persone. Le applicazioni della AI hanno avuto e stanno avendo una  evoluzione esponenziale. Ciò comporta un effetto moltiplicatore del rischio. Ma fortunatamente la tecnologia progredisce anche sul fronte della sicurezza, insieme alla consapevolezza.

Concludendo: serve un vero cambio di passo culturale. L’impatto della IA sulla evoluzione umana, dicono i più, sarà pari alla scoperta del fuoco. Dunque l’Europa e l’Italia devono darsi una mossa. Prima che sia troppo tardi.

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Enrico Pirondini