I paradossi del nuovo codice della strada: tutte le deroghe, le norme incomprensibili, quelle inapplicabili

Pubblicato il 27 Settembre 2010 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA

In questi primi due mesi di applicazione, la riforma del codice della strada ha mostrato veri e propri paradossi, sia sul fronte della repressione sia su quello della prevenzione. Sul primo si va da inaspettati buchi su alcol e droga (nonostante gli annunci di tolleranza zero, a sostanziosi “sconti” per gli stranieri, fino a nuove sanzioni difficilmente applicabili. Quanto alla prevenzione, c’è il rischio che i proventi delle multe destinati alla manutenzione stradale vadano più a potenziare la lotta a ingorghi e divieti di sosta.

Paradosso e difficoltà di interpretazione sull’alcol. Abolizione involontaria del “sovrapprezzo notturno” per la multa, in caso di ebbrezza lieve. Mancata precisazione della sanzione da applicare quando la doppia prova dell’etilometro dà risultati discordanti (uno rientra in una fascia punita più lievemente e l’altro in quella più grave). Deroga al divieto di vendere alcolici nella nbotte tra il 15 ed il 16 agostoanzichè di quella tra iul 14 ed il 15, oppure in entrambe.

Paradosso sugli animali. Inserimento della violazione per omesso soccorso di animali, ma con limitazione dell’obbligo a quelli di affezione, di reddito e protetti. Tradotto: esclusi gli animali da lavoro, quelli domestici e le specie rare, quali sono gli altri per cui vale la legge?

Paradosso sui conducenti professionali. Cauzione per il camionista che non paga subito pari a metà del massimo, a differenza dei conducenti comunitari (ai quali basta pagare l’importo minimo).

Paradosso sulla droga. Abolizione della visita medica per droga lasciando invariata la condizione che il conducente deve aver guidato sotto l’effetto delle sostanze, accertabile proprio con la visita. Mancata previsione del rinvio dell’età per la patente B quando un minorenne viene colto ad usarla.

Paradosso sui minori. Mancata individuazione dei responsabili dell’incidente mortale provocato dal minore che effettua guida accompagnata. Possono essere il minore (penalmente è imputabile), il proprietario del veicolo, il genitore, l’accompagnatore.

Paradosso sulle multe. Ipotesi di un doppio bollettino di versamento dal primo gennaio, quando le multe autovelox andranno per metà all’ente proprietario della strada.

Paradosso sulle patenti. Sovrapposizione di alcuni casi di revoca patente.

Paradosso sui pedoni. Obbligo di dare la precedenza anche al pedone che accinge ad attraversare e obbligo di stop quando sulle strisce c’è qualcuno, anche se riuscirebbe a completare l’attraversamento senza necessità che i veicoli si fermino.

Paradosso sulle strade. Possibilità, per le aziende di servizio pubblico, di chiudere temporaneamente le strade al transito veicolare senza necessità di ordinanza, con il rischio di escludere dalla comunicazione del blocco temporaneo i mezzi di soccorso e di polizia. Nei centri storici mancata previsione della definizione “centro storico” con conseguenze sulla rilevazione sugli accessi dei veicoli non autorizzati.

Paradosso sugli stranieri. Violazione in autostrada: immunità della patente in caso di inversione e/o contromano. Immunità dalle sanzioni pecunarie anche quando vengono fermati subito, se guidano un veicolo a noleggio con targa italiana.

Paradosso sulle targhe. Abolizione delle targe ripetitrici: c’è il rischio di mancata identificazione del conducente quando il proprietario è diverso. Per i proprietari di veicoli e rimorchi adibiti all’autotrasporto non c’è alcun obbligo di di conoscere a quale mezzo è di volta in volta abbinato il proprio e spesso si tratta di operatori di nazionalità diversa.

Paradosso veicoli e revisioni. Abolizione del ritiro della carta di circolazione per l’invio alla Motorizzazione e del contestuale permesso per tornare a casa. Impossibilità di rientrare se non con carro attrezzi (ma la pattuglia non può obbligare a chiamarlo).