MILANO – Un braccialetto per segnalare la distanza di sicurezza al lavoro e in strada. Lo ha messo a punto la società Engineering in vista di un ritorno alla quasi normalità, quando l’emergenza coronavirus ce lo consentirà.
Si chiama Smart proximity, è indossabile e dotato di un sensore che lancia l’allarme quando la distanza di sicurezza tra due lavoratori dotati del dispositivo non è rispettata. I due sensori segnalano la criticità via led, vibrazione o suono. Tutti i contatti vengono memorizzati per successive eventuali analisi.
Proximity Sensor, ingegnerizzato in un bracciale o altro supporto, può dunque relazionarsi con uno o più sensori nelle vicinanze. Ciascun sensore interagisce con l’altro inviando e ricevendo le informazioni di prossimità. Quando i due dispositivi sono in visibilità avvisano in tempo reale gli operatori con un suono o tramite led, invitandoli a mantenere la distanza di sicurezza.
La funzionalità di alert non richiede nessuna interazione con il centro: autonomamente viene attivata dal dispositivo che è in grado di rilevare altri dispositivi vicini entro 1,5 metri con un errore di +/- 10 cm.
Il dispositivo è anche utile per ricostruire eventuali catene del contagio: le informazioni raccolte sono inviate, utilizzando la rete WiFi o il BLE ad un sistema di memorizzazione ed elaborazione attraverso il quale è possibile analizzare tutti gli eventi registrati dai dispositivi. Nel caso in cui un dipendente risultasse affetto da Covid 19 si ottiene immediatamente l’elenco di tutti i suoi contatti.
Per quanto riguarda la privacy, nessuna informazione sensibile è mantenuta dalla piattaforma. Sono salvati solo gli identificativi univoci del sensore e le relazioni temporali tra loro in forma anonima senza alcuna associazione ai dati dell’utente. Gli identificativi univoci presenti sullo smart sensor sono cifrati e le informazioni viaggiano su un canale sicuro. L’utente dà il consenso al recupero delle informazioni di relazione temporale anonime del proprio sensore ai sistemi esterni alla piattaforma. (Fonte: Agi)