Cosmo-Skymed. I supersatelliti che vedono oggetti fino a 40 cm

ROMA – Un sistema misterioso e complicato quello dei satelliti spia, i controllori del cielo che riescono a guardare oggetti piccolissimi fino a 40 cm, oltre le nuvole. Sono quattro e costano 300 milioni l’uno

Si chiama Cosmo-Skymed e secondo quanto scrive Repubblica in un’inchiesta a firma di Gianluca di Feo tra il 2007 e il 2010 l’Italia ha sborsato più di un miliardo di euro per acquistarlo: 1.137 per la precisione.

Chi controlla il sistema delle spie dal cielo? E’ stato affidato al Ris ed è stato un servizio voluto dal ministro della Difesa Ignazio La Russa . Stando a quanto scrive Repubblica, l’Agenzia Spaziale Italiana parla solo di fini ambientali e tace sulle funzioni spionistiche.

“Gli aerei spia dovrebbero essere gestiti in condominio dai servizi segreti e dal solito Ris, che essendo interno alle forze armate ovviamente dispone già di piloti, hangar e tecnici. Ma il dilemma è lo stesso: poiché la legge non prevede che i militari si occupino di intelligence, nessun organismo parlamentare li controlla. Non ci sono sospetti di deviazioni da pare di questo reparto, resta però un problema fondamentale di regole: chi vigila sulle operazioni del Ris? Non sono stare definite regole e limiti per la sua attività. Mentre le informazioni a cui il Ris ha accesso diventano sempre più ampie. Lo dimostra la gestione dello scambio dati sui satelliti spia con la Francia, che non passa attraverso i servizi segreti istituzionali ma avviene tra intelligence militare. O l’accesso diretto del Ris ai dossier degli 007 americani in Afghanistan che – come rivelano i file di WikiLeaks – è stato concesso al ministro La Russa al fine di migliorare l’incisività dei nostri incursori. Tutto top secret”, scrive Repubblica..

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