Da un orecchio mi entra dall’altro esce: scienza conferma proverbio sul partner

Da un orecchio mi entra dall'altro esce: scienza conferma proverbio sul partner
Da un orecchio mi entra dall’altro esce: scienza conferma proverbio sul partner

ROMA – Da un orecchio mi entra dall’altro mi esce: la scienza conferma il proverbio sul partner. L’antica arte dell’ascolto selettivo tra coniugi è stata descritta, analizzata e dimostrata da un gruppo di psicologi canadesi, secondo i quali l’orecchio umano si abituerebbe, dopo anni di convivenza, a isolare l’udito e carpire solo le informazioni essenziali. La voce ormai familiare del partner nel lungo periodo, suscita maggior interesse rispetto a quella degli sconosciuti, creando un rapporto di sicurezza vocale tra i due. Risultato? Naturalmente e inconsciamente finiamo col dimenticare gran parte delle conversazioni.

Perciò la prossima volta che il vostro compagno/a vi costringe a ripetere qualcosa per l’ennesima volta non prendetevela ed evitate di rivolgetevi a lui/lei con frasi del tipo “tu non mi ascolti mai”. Vi aggiungereste solo al rumore di sottofondo. Parola dei ricercatori in neuroscienze e psicologia della Queen’s University di Kingston, Ontario, Canada.

La familiarità e la sicurezza con cui percepiamo la voce del partner ci induce a trascurare alcuni elementi della conversazione perché la sensazione è che anche se non ascoltiamo in quel preciso istante, avremo tempo in seguito per farci ripetere il messaggio.

Attenzione però, perché l’ascolto selettivo è un’abilità che va scemando con l’avanzare dell’età. Le coppie più longeve ma anche più anziane che hanno preso parte ai test ammettono che ignorare la voce del compagno o della compagna diventa sempre più difficile. Ad ogni modo, dinanzi alla voce del partner siamo comunque più recettivi: l’orecchio umano reagisce meglio e si apprende più velocemente rispetto alla voce di uno sconosciuto.

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