HAMILTON, CANADA – Ci sono dei batteri che trasformano i minerali in oro. Ecco spiegato, forse, perché sulla superficie del Nord America si trovano così spesso delle piccole pepite con batteri attaccati.
La scoperta è stata fatta da un’equipe della McMaster University di Hamilton, in Canada. “Questa scoperta – dicono i ricercatori – è la prima dimostrazione che un metabolita secreto è in grado di proteggere contro l’oro tossiche e causare la biomineralizzazione d’oro”.
I batteri in questione fanno parte della famiglia dei Cupriavidus metallidurans, microrganismi estremofili che alimentati con cloruro aurico rilasciano oro puro a 24 carati attraverso processi digestivi.
La scoperta risolve un mistero che per decenni ha affascinato i biochimici, cioè perché il germe Delftia acidovorans si trova spesso sulla superficie del piccolo pepite d’oro.