Milano, la truffa dei dentisti low cost: in tre hanno chiuso e sono spariti con i soldi

Non si arresta il giro di truffe tra gli studi dentistici milanesi. Sono salite a tre, nel capoluogo lombardo, le cliniche dentistiche i cui proprietari, in totale 5, tutti spagnoli, sono scomparsi dopo aver intascato i soldi dei malcapitati clienti lasciando centinaia di persone con lavori in sospeso e conti già pagati.

Secondo le ultime stime i truffati sarebbero almeno 4.500. I loro dentisti, infatti, avrebbero chiuso improvvisamente, portando con sè i soldi anticipati da finanziarie che continuano a pretendere da loro il pagamento delle rate nonostante i proprietari restino latitanti.

I titolari che hanno abbandonato questi studi hanno tutti tra i 35 e i 45 anni, sono senza esperienza imprenditoriale e si teme siano dei prestanome. Tra loro ci sono Angel Aranda Gonzalez, Carlos Munoz Penalver, della “Clinica odontoiatrica di viale Monza, Josè Lopez Torreblanca e Francisco Perez Rubio, padroni della “Dental Line” e Luis Guinle Barbeito, che aveva messo su la “Dental Plus” in via Meda.

Brutto risveglio anche per i dipendenti: circa una trentina tra centraliniste, assistenti di poltrona, impiegate e contabili sono stati licenziati, mentre sono stati lasciati senza motivo e senza stipendio i dentisti. Tutti liberi professionisti giovani, che secondo alcuni sarebbero totalmente inesperti.

Allarmata l’Aio (Associazione italiana odontoiatri), che parla di “momento delicato per il settore”, con l’invasione dei low cost senza regole precise. In ognuno di questi centri, considerati di ultima generazione, il dentista chiede in laboratorio una corona al massimo di 120 euro ma una di buona ceramica costa ai medici tra 320 e 450 euro. E’ il caso degli studi dentistici degli spagnoli, che per risparmiare sembra utilizzassero materiale scadente, con tutte le conseguenze annesse.

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