Don Sandro (Bondi) e i peccati di san Silvio (Berlusconi)

Bondi e Berlusconi

“Come cattolico sono ferito, si tratta di vera pornografia politica”, così il ministro Bondi e alcuni fedelissimi e devoti di San Silvio si sono espressi a proposito dell’editoriale del settimanale Famiglia Cristiana dedicato alla sfacelo etico e politico che sta devastando la maggioranza.

Premettiamo che non siamo tra quelli che esultano ad ogni editoriale di parte cattolica, per esempio non abbiamo condiviso le prese di posizione, dello stesso settimanale, in materia di fine vita, di testamento biologico, di coppie di fatto, di fecondazione assistita, a riteniamo più che legittimo polemizzare e dissentire con le loro posizioni, anche aspramente .

Quello che, tuttavia, ci ha colpito nelle esternazioni sofferte e sofferenti di don Sandro Bondi è stato il riferimento alla comune scelta cattolica, il suo, insomma, voleva essere il grido di una pecorella offesa e smarrita. In questo richiamo sta la comicità della situazione.  Dal momento che don Sandro si è richiamato alla etica cattolica, che si fonda anche sui 10 comandamenti, ci permettiamo sommessamente di fargli notare che accanto a lui, a pochi metri dal suo ministero, in altri palazzi a lui noti, si sono consumate ben altre violazioni.

Ne ricordiamo alcune: la frequentazione di mafiosi, la corruzione dei giudici e finanzieri, la caccia ai diversi, l’uso spregiudicato delle minorenni ed infine, per chi crede, è davvero un peccato mortale quello che i teologi chiamavano pubblico concubinaggio e poligamia, così tanto per fare un esempio, per limitarci a quegli episodi che dovrebbero suscitare orrore e indignazione in chiunque, come Bondi e altri fedelissimi, voglia auto definirsi un cattolico che prova orrore per i mali del mondo.

Don Sandro, invece, prova orrore, ma non per i peccati mortali, usiamo sempre un vocabolario che non ci appartiene, ma per chi li descrive, insomma se Bondi fosse stato con Gesù nel tempio probabilmente lo avrebbe fatto frustare e portare via, in modo tale da proteggere i poveri mercanti, che come è noto furono i veri depositari del verbo cristiano..

Che Dio, quello vero, li protegga perché se dovesse esistere davvero una giustizia divina tutti costoro finirebbero per rimpiangere il più truce a perfido dei giustizialisti terreni.

Gestione cookie