Droga: danni al cervello dall’uso di cannabis

Il consumo di cannabis distrugge i neuroni e riduce lo spessore della corteccia cerebrale: lo sostiene uno studio fatto su 40 giovani consumatori di questa droga tramite risonanza magnetica.

Lo “Studio dei meccanismi neuropsicologici sottesi alla tossicodipendenza con utilizzo di tecniche avanzate di Risonanza magnetica ad alto campo”, realizzato dall’Unità Operativa di Neuroscienze del Dipartimento dipendenze dell’Ulss 20 di Verona in collaborazione con il servizio di Neuroradiologia dell’Ospedale di Borgo Trento, è stato presentato l’8 giugno nel corso di un convegno a Verona.

L’obiettivo dello studio è quello di ottenere informazioni sui meccanismi fisiopatologici della tossicodipendenza e arrivare così a realizzare percorsi diagnostici mirati e più efficaci.

“Grazie alle moderne tecniche di neuroimmagine, attraverso apparecchi di risonanza magnetica ad alto campo – ha spiegato Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento nazionale politiche antidroga – è stato possibile descrivere come l’uso di droghe sia associato anche a un’anomala organizzazione funzionale del cervello”.

I risultati di questa ricerca sono contenuti nel volume “Elementi di Neuroscienze e Dipendenze. Manuale per operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze”, a cura di Giovanni Serpelloni e Francesco Bricolo, presentato stamani.

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