Dronero (Cuneo). Fatima Mostayd uccisa con “grande violenza”, si aspetta l’autopsia

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA

CUNEO – Le sedici coltellate sotto le quali è caduta Fatima Mostayd, la ragazza marocchina di 19 anni uccisa a Dronero (Cuneo), sono state inferte ”con grande violenza”. E’ quanto emerge dal primo rapporto consegnato alla Procura di Cuneo, che coordina le indagini. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia che tuttavia non è stata ancora effettuata.

Il corpo della giovane è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Cuneo. Al momento non c’è nessuna persona indagata, ha riferito la Procura. Le indagini proseguono e per il momento sono concentrate a Dronero e nei paesi vicini.  I Carabinieri di Dronero e Cuneo hanno sentito colleghi di lavoro, vicini di casa e connazionali della folta comunita’ marocchina che vive in paese e amiche della ragazza. Non ci sono testimonianze di chi ha sentito urla o rumori provenire dall’appartamento prima del delitto o durante, ma molti dei residenti nelle case prossime a quella dove viveva Fatima non erano in casa al momento dell’omicidio. La vicina di casa il cui appartamento confina con quello di Fatima è un’anziana di 83 anni con problemi di udito che non esce quasi mai da casa.

In caserma sono andati la madre e il fratello di Fatima.