Etiopia, ossa di ominide Ardipithecus ramidus indicano il passaggio alla posizione eretta Etiopia, ossa di ominide Ardipithecus ramidus indicano il passaggio alla posizione eretta

Etiopia, ossa di ominide Ardipithecus ramidus indicano il passaggio alla posizione eretta

Etiopia, ossa di ominide Ardipithecus ramidus indicano il passaggio alla posizione eretta
Etiopia, ossa di ominide Ardipithecus ramidus indicano il passaggio alla posizione eretta

ADDIS ABEBA – Alcune ossa dello scheletro fossile di una ominide appartenente all’Ardipithecus ramidus, ritrovate circa dieci anni fa in Etiopia, potrebbero indicare un momento “cruciale” nella linea temporale dell’evoluzione umana.

Una nuova analisi sulle ossa risalenti a 4,5 milioni di anni fa aprono una finestra sulle possibili caratteristiche della donna: secondo i ricercatori il gruppo di ominidi a cui la donna apparteneva sarebbero stati in grado di camminare eretti. 

I resti rivelano degli adattamenti nelle ossa della caviglia e dell’alluce che avrebbero supportato l’andatura bipede, o la capacità di camminare su due piedi, anche se gli esperti sostengono che la loro andatura probabilmente fosse tutt’altro che perfetta, come sostenuto da Scott W. Simpson della Case Western Reserve University School of Medicine.

“Il fatto che l’Ardipithecus fosse in grado di camminare come un bipede sul terreno e come un quadrupede sugli alberi rende la specie una figura di transizione fondamentale nell’evoluzione umana”.   

Nella nuova analisi, pubblicata sul Journal of Human Evolution, Simpson fornisce un’immagine più chiara della funzione dell’anca, della caviglia e del piede dell’Ardipithecus. Le larghe ossa frastagliate della parte superiore dell’anca erano posizionate in modo che l’Ardipithecus potesse camminare su due gambe senza sbandare con il corpo da una parte all’altra come fanno gli scimpanzé.

Fonte: Daily Mail 

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