Ettore Scola: “Monicelli? Non è morto affatto”

Ettore Scola

”Non sono per nulla triste, anche perché Mario Monicelli non è morto affatto. Anzi è uno che ha scelto anche come morire, in maniera spavalda, come era lui”. Così il regista Ettore Scola,  alla Casa del Cinema di Roma, dove è esposta la salma di Monicelli, ricorda l’autore de La grande guerra.

”Mario era uno spavaldo, sembra che abbia anche aggirato l’allarme alla finestra dell’ospedale per potersi buttare giù. Lui era così – ha continuato Scola -. Era uno silenzioso, come me, uno di poche parole tanto che eravamo capaci di stare insieme a cena dove volavano sì e no due o tre parole”.

E poi, commosso: ”Il rapporto con lui è durato 60 anni, quando ero più giovane volevo somigliare a Steno e a lui. Una cosa è certa – ha sottolineato Scola -: molte cose che ho visto scritte sui giornali di Monicelli non le condivido e forse non le condividerebbe neanche lui. Mario non amava la retorica e non voleva neppure un funerale, anche se poi lo ha avuto ieri dagli studenti in lotta contro la riforma dell’università che hanno sfilato al grido: ‘Mario facciamola questa rivoluzione”’.

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