Eva contro Eva. L’8 marzo due manifestazioni delle donne, finiane separate

Flavia Perina

ROMA – Le donne del “Se non ora quando” stanno per fare bis di piazza. L’otto marzo, festa tradizionale dell’altra metà del cielo, è l’occasione per ricordare a che punto è finita questa Italia che non apprezza le sue potenzialità che sono tante e sono anche rosa. E’ l’Italia vista attraverso le cronache che dà in pasto ai giornali la vita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Eppure non tutte le donne sono d’accordo nel dividere il genere in due, tra le buone e le cattive, tra chi fa la escort e chi non la fa.

Così l’8 marzo le manifestazioni saranno due:  i volti di Flavia Perina, Francesca Izzo e Elisabetta Eddis si divideranno dalla street parade femminista che partirà in Santa Maria in Trastevere.

Cinzia Paolillo, redattrice di Zeroviolenzadonne, secondo quanto riporta il Giornale ha contestato la dittatura del comitato: «È un’impostazione che esclude. Tutta giocata sull’immagine materna della donna che noi non condividiamo». La direttrice del Secolo ha detto: «Ma perché siete così incazzate voi?». Le femministe invece vogliono che si allarghi alle non italiane: «Che cosa facciamo con le migranti e le straniere. Non sono donne loro?». Dicono ancora: «Nel senso comune degli italiani le donne sono spesso considerate come sante o puttane. Il comitato sembra suggerire che o sono mamme, come la mamma Rosa di Berlusconi, o sono papi-girls, come quelle dell’Olgettina. Ma le donne non sono così. Queste gabbie ci stanno strette».

Gestione cookie