Fede e Briatore al tavolo da gioco: il Fattoquotidiano rievoca il passato

Per mano di Gianni Barbacetto riemergono sul Fatto quotidiano vecchie storie che coinvolgono personaggi oggi molto noti, come Flavio Briatore e addirittura nell’occhio della cronaca giudiziaria di questi giorni come Emilio Fede. Barbacetto descrive Fede come “un amante del gioco d’azzardo che si imbarca in un’avventura pericolosa insieme a una compagnia da Amici miei”.

Erano gli anni ’80, racconta Barbacetto, ed Emilio Fede restò coinvolto in una vicenda fatta di poker, tanti soldi in ballo e un grosso giro di imprenditori. Il giornalista, ora direttore del Tg4, venne sospettato di fare da esca per lunghe serate di gioco e tavoli verdi con nomi facoltosi e importanti, ma alla fine venne assolto. Andò diversamente per Flavio Briatore invece che “sarà condannato insieme ad altri”.

Nell’articolo Barbacetto elenca nomi i personaggi più o meno noti che avrebbero partecipato a quegli incontri, in cui alcuni di loro sarebbero stati “spennati” per bene nelle notti di Milano, Bergamo, hotel e casino nell’ex Jugoslavia: “C’è un finto marchese, Cesare Azzaro, che si ritiene il miglior giocatore di carte del mondo. C’è un conte vero, Achille Caproni di Taliedo….c’è un avvocato dal nome altisonante, Adelio Ponce de Leon, ci sono uomini dello spettacolo e della tv come Pupo e Loredana Berté”, scrive Barbacetto.

Il gioco, secondo la ricostruzione del Fatto, funzionava pressoché così: i vip venivano attirati al tavolo da gioco, poi spuntava un mazzo di carte e alla fine perdevano sempre. Sembra che nella rete di questa organizzazione siano finiti in molti tra cui “l’imprenditore Teofilo Sanson, quello dei gelati (su quel tappeto lascia 20 milioni dell’epoca), il cantante Pupo (60 milioni), l’armatore Sergio Leone (158 milioni in due serate all’hotel intercontinental di Zagabria), l’ex vicepresidente della Confindustria Renato Buonocristiani (495 milioni), l’ex presidente di Confagricoltura Giandomenico Serra (un miliardo tondo in assegni intestati proprio a Fede)”.

Barbacetto infine ricorda una serata in cui Fede avrebbe prima vinto 100 mila lire, poi avrebbe lasciato il tavolo a causa di un mal di testa, ma un’ora dopo sarebbestato visto a giocare al casino di Campione dove perse, secondo il Fatto, un miliardo di lire.

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