ROMA – Il momento è grave, si avverte un sinistro incoraggiamento a un golpe contro il governo eletto. Golpe teorizzato da intellettuali comunisti (Asor Rosa, Barbara Spinelli, Scalfari, Camilleri ecc.) e organizzato per via giudiziaria. La tesi non è nuova, ma per l’occasione l’allarme lanciato da Giuliano Ferrara viene diffuso a giornali unificati.
La questione è spinosa e offre molti spunti di dibattito: ma qui interessa la novità giornalistica assoluta. Sfogliando i giornali di giovedì 14 aprile si scopre che: sul Foglio (e fin qui è ovvio) campeggia il giornaliero editoriale dell’Elefantino sul tema, su Libero “E la sinistra pensa al golpe” firmato Giuliano Ferrara, su Il Giornale “Attenti c’è una sinistra che incoraggia il golpe” firmato Giuliano Ferrara. Senza contare lo spazio appaltato dopo il Tg1 di Minzolini, “Qui Radio Londra” della sera precedente: anche qui, non si scappa, il golpe di sinistra.
Dunque i giornali schierati con l’Amor Loro hanno introdotto una novità editoriale che farà forse epoca ma sicuramente risparmiare qualche soldino. Sì perché il più americano dei nostri commentatori avrà intelligentemente mutuato dagli States la pratica di pubblicare un pezzo in “syndication” tra i vari media amici del presidente. Che bisogno c’è di far scrivere, e pagare, più cervelloni sulla stessa questione, che magari poi si contraddicono pure fra di loro? Ne basta uno, di peso considerevole: l’editorialista unico.
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