Figli tolti alla madre, faccia a faccia tra Marinella Colombo e l’ex marito tedesco in Tribunale

Pubblicato il 10 Novembre 2010 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA

Marinella Colombo e l’ex marito tedesco Tobias Ritter si sono visti faccia a faccia, in Tribunale a Milano. Sono stati convocati per un’udienza per discutere della possibilità che la donna possa tenere i figli in Italia, dopo che la Cassazione aveva annullato un provvedimento di rimpatrio al quale, nei mesi scorsi, ne era seguito un altro, e i due bambini erano stati prelevati a scuola dai carabinieri e portati dal padre in Germania. A quel punto Marinella Colombo era andata a riprenderseli, e lo scorso 27 ottobre era stata arrestata.

Marinella Colombo ha detto ai giudici che i suoi bambini, che hanno 7 e 11 anni, «sono in un luogo sicuro e con persone fidate» e che è disposta a farli sentire in presenza di alcune garanzie.

«Perché – ha spiegato – dopo quattro tentativi di sottrarmeli vorrei delle garanzie molto concrete». Il suo ex marito è sembrato molto preoccupato per la sorte dei bambini, le è stato fatto notare. «Gli ho detto che basterebbe togliere questi mandati di arresto nei miei confronti – ha risposto la donna -, nessuno vuole che i bambini non vengano sentiti. Solo che se continuano a spiccare mandati di arresto diventa molto difficile». Un accordo con l’ex marito? «Solo davanti al giudice, perché fino ad ora gli accordi si sono rivelati delle trappole», ha risposto.

Ha riferito di non vedere i suoi due figli dalla settimana scorsa, quando si era presentata all’udienza e nei suoi confronti era stato eseguito un mandato di arresto europeo per sottrazione di minori (alla donna è stato poi concesso l’obbligo di firma). «Non voglio certo me li riprendano un’altra volta», ha spiegato. La donna ha spiegato che i suoi figli «hanno preparato un esame e quindi non perderanno l’anno scolastico. Cosa che invece è accaduta quando li anno riportati in Germania, dove, nonostante la promozione li hanno tenuti in una classe indietro».

Tobias Ritter, il padre dei bambin ha consegnato una nota ai giornalisti, spiegando loro che per la stanchezza gli risultava difficile parlare italiano. Nel documento Ritter chiede alla giustizia e alla polizia italiana di dare il loro contributo «affinché le decisioni giudiziarie tedesche e italiane vengano finalmente eseguite e Leonardo e Nicolò tornino di nuovo a casa».